Un piccolo grande doppio miracolo arriva dalle zone drammaticamente colpite dal devastante terremoto di magnitudo 7.7 che ha colpito lo stato del Myanmar, ed i
paesi limitrofi, lasciando la Birmania in ginocchio. Mentre il bilancio delle vittime continua ad aumentare, sono 1600 i morti (ma si teme che possano essere
addirittura 10.000), oltre 2500 i feriti e 3000 gli edifici crollati, dhe persone sono state individuate ed estratte vive dalle macerie dopo 30 e 40 ore.
Scopriamo come sono riusciti a resistere così a lungo prima che i soccorritori riuscissero a salvarle.
Terremoto Myanmar, uomo e donna estratti vivi dalle macerie dopo 40 e 30 ore
I soccorritori continuano a scavare senza sosta tra le macerie degli edifici e delle strutture crollate a seguito del violentissimo terremoto di magnitudo 7.7. Si tratta di una vera e propria corsa contro il tempo in quanto ogni minuto è prezioso qualora sotto ai resti dei palazzi possano trovarsi persone o animali ancora vivi. E lo provano gli ultimi due salvataggi, la cui notizia ha fatto subito il giro del mondo.
Una donna è stata estratta viva dopo 30 ore trascorse sotto le macerie di un condominio crollato a Mandalay. Si tratta della 30enne Phyu Lay Khaing, raggiunta dai soccorritori con molte difficoltà ed estratta dal condominio Sky Villa per poi essere trasportata in ospedale. Non prima di un commovente abbraccio con il marito Ye Aung, che ha sperato fino all’ultimo di poterla ritrovare.
Dieci ore dopo, ovvero 40 ore dopo il terremoto, è stato estratto vivo anche un uomo. Questa volta è successo a Naypyidaw, capitale del Myanmar: ci sono volute ben 24 ore di lavoro certosino per rimuovere, rompendoli, uno dopo l’altro i pesanti detriti i cemento che rendevano impossibile estrarre l’uomo ferito da quello che rimaneva di un palazzo di tre piani completamente crollato. La vittima è stata visitata sul posto e stabilizzata prima del trasporto in un vicino ospedale.