Continua l’allarme nei Campi Flegrei, l’area vulcanica nei pressi di Napoli che nelle ultime ore è stata interessata da una violenta scossa di terremoto. Ce ne sono state poi altre più lievi ma ancora non è finita, infatti l’Ingv sta monitorando la situazione e le notizie non sono buone.
Terremoto ai Campi Flegrei
Il sisma che ha colpito i Campi Flegrei ha raggiunto il magnitudo di 3.4 ed è stato avvertito nella giornata di domenica 3 marzo poco dopo le 10 di mattina.
L’epicentro a 3 chilometri di profondità e la scossa è stata sentita anche a Fuorigrotta e Pianura. Molte le segnalazioni ma non si hanno notizia di danni.
Tanta la paura e in alcune aree dove il movimento si è avvertito in maniera forte, le persone sono scese in strada. Poi c’è stato uno sciame sismico meno violento nel corso della serata, sempre nei Campi Flegrei.
Le paure dell’Ingv: i Campi Flegrei ancora in pericolo?
Siamo di fronte a una crisi bradisismica che non è affatto terminata, questo sostiene Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio vesuviano dell’Ingv.
“Quanto avvenuto rientra nel fenomeno di sollevamento del suolo che sta continuando, di degassamento da alcune aree, in particolare la solfatara Pisciarelli. Siamo di fronte a una sismicità di energia bassa ma che presenta eventi più forti”.
In parole semplici, i fenomeni rientrerebbero nella normalità di questa fase di bradisismo, tuttavia alcune forze politiche sollecitano il ministro Musumeci a verificare la vulnerabilità sismica degli edifici dei Campi Flegrei.