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L’esercito statunitense ha dichiarato che i ribelli yemeniti hanno lanciato due missili balistici antinave e un drone nel Golfo di Aden e quattro droni nel Mar Rosso.
Tre dei droni lanciati sul Mar Rosso sono stati distrutti dalle forze statunitensi, mentre uno è precipitato in mare. A renderlo noto il Comando centrale dell’esercito americano. Il Centcom ha anche detto di aver distrutto il drone sparato sul Golfo di Aden. Non sono stati segnalati danni a cose o persone. Il gruppo armato ha confermato di aver lanciato un attacco missilistico contro una portaerei statunitense nel Mar Rosso, in risposta agli attacchi statunitensi e inglesi contro lo Yemen.
Il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saree, aveva annunciato venerdì l’attacco alla portaerei Eisenhower.
L’offensiva di Usa e Gran Bretagna
In precedenza il gruppo, sostenuto dall’Iran, aveva affermato che almeno 16 persone erano rimaste uccise negli assalti di Usa e Gran Bretagna contro la provincia di Hodeidah. Qualora il bilancio delle vittime fosse confermato, sarebbe il più alto numero di morti pubblicamente riconosciuto. Altre 42 persone sarebbero rimaste ferite.
“L’aggressione americano-britannica non ci impedirà di continuare le nostre operazioni militari a sostegno della Palestina” ha spiegato l’alto funzionario Houthi Mohammed al-Bukhaiti, avvertendo che i ribelli “risponderanno all’escalation con l’escalation”.
La risposta di Washington
Il Comando centrale degli Stati Uniti ha precisato che gli attacchi contro 13 obiettivi Houthi hanno “distrutto con successo” otto veicoli aerei senza equipaggio nelle aree dello Yemen controllate dal gruppo armato.
Il Ministero della Difesa britannico ha dichiarato, invece, che i Typhoon FGR4 della Royal Air Force hanno condotto attacchi a Hodeidah e più a sud a Ghulayfiqah. Gli obiettivi sono stati descritti come “edifici identificati come sede di strutture di controllo a terra dei droni e di stoccaggio di droni a lunghissimo raggio, nonché di armi terra-aria”.