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Tensione alla basilica di Santo Spirito: i frati protestano contro la rsa

Frati protestano davanti alla basilica di Santo Spirito

I frati agostiniani si oppongono alla trasformazione della basilica in rsa di lusso.

Un conflitto inaspettato a Firenze

La Basilica di Santo Spirito, uno dei capolavori architettonici di Filippo Brunelleschi, è al centro di una crescente agitazione. Costruita nel 1481, l’edificio ha una storia ricca e complessa, essendo stato diviso nel tempo tra l’uso religioso e quello militare. Oggi, i frati agostiniani che vi risiedono si trovano a fronteggiare una situazione delicata, poiché il ministero della Difesa ha deciso di cedere l’area non più necessaria per scopi militari a una società che intende trasformarla in una residenza per anziani di lusso.

La posizione dei frati agostiniani

I frati, che hanno dedicato la loro vita alla comunità e alla spiritualità, non vedono di buon occhio questa trasformazione. Padre Giuseppe Pagano, priore della basilica, ha espresso la loro determinazione a opporsi a questa decisione. “Siamo pronti a occupare il convento”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di mantenere l’integrità del complesso. I religiosi temono che la divisione del chiostro comprometta la loro capacità di servire la comunità e i turisti, riducendo gli spazi disponibili per le attività religiose e sociali.

Un appello alla sensibilità

Padre Agostino Crocco ha aggiunto che la situazione attuale li fa sentire “prigionieri” in un luogo che dovrebbe essere un rifugio di pace e spiritualità. “Abbiamo due chiostri, ma ne possiamo utilizzare solo uno”, ha spiegato, evidenziando la frustrazione dei frati nel non poter sfruttare appieno gli spazi a loro disposizione. La loro richiesta è chiara: un incontro con il ministro della Difesa, Guido Crosetto, per discutere le implicazioni di questa decisione e trovare una soluzione che rispetti la storia e la funzione della basilica.

La mobilitazione dei fedeli

La situazione si fa sempre più tesa, con i frati pronti a mobilitare i fedeli per opporsi ai lavori. “Appena sentiamo i primi rumori dei martelli, occupiamo”, ha avvertito padre Pagano, sottolineando che la comunità è unita in questa battaglia. Con circa 2000 sostenitori pronti a scendere in campo, la protesta si preannuncia come un evento significativo non solo per i frati, ma anche per la città di Firenze, che potrebbe vedere un conflitto tra interessi economici e valori spirituali.