Drammatico incidente questa mattina in provincia di Taranto. Una giovane operatrice sanitaria di 27 anni è rimasta gravemente ustionata dopo l’esplosione del suo telefono smartphone. Come è potuto accadere? Il dispositivo ha preso improvvisamente fuoco, bruciando gli indumenti della donna e provocandole ustioni di primo e secondo grado sul fianco, sull’avambraccio e sul torace.
Telefono esplode in tasca: donna avvolta dalle fiamme, gravi ustioni
La dinamica dell’accaduto è raccapricciante: questa mattina, mentre la donna era intenta a svolgere la propria routine lavorativa, il telefono cellulare custodito nella tasca è esploso inaspettatamente, avvolgendola in un immediato rogo che le ha provocato ustioni di primo e secondo grado su fianco, avambraccio e torace. I primi soccorsi sono scattati immediatamente. Trasportata dapprima presso il pronto soccorso dell’ospedale “Marianna Giannuzzi” di Manduria.
Vista la gravità delle lesioni, è stata successivamente trasferita presso il centro grandi ustionati dell’ospedale Perrino di Brindisi, struttura specializzata nel trattamento di traumi da ustioni. Le indagini sono ora concentrate sulle cause dell’incidente. Gli inquirenti stanno setacciando ogni dettaglio per comprendere: quali le dinamiche dell’incidente? Il focus dell’indagine è possibilmente risalire alle cause in particolare se l’esplosione sia riconducibile a difetti di fabbricazione o a problematiche legate all’utilizzo del dispositivo. Un’analisi accurata che si preannuncia complessa e che potrebbe sollevare questioni serie sulla sicurezza degli smartphone.
Telefono esplode in tasca: il caso riapre il dibattito sulla sicurezza degli smartphone
L’episodio non è isolato e richiama alla memoria casi ancor più drammatici, come quello verificatosi lo scorso ottobre a Guillena, in Andalusia, dove l’esplosione della batteria di uno smartphone in carica ha causato la morte di quattro componenti della stessa famiglia. Un monito inquietante sulla potenziale pericolosità di oggetti che ormai consideriamo parte integrante della nostra quotidianità. Dispositivi che, se non correttamente progettati o utilizzati, possono trasformarsi improvvisamente in trappole mortali, mettendo a rischio l’incolumità delle persone. Le testimonianze raccolte in zona confermano lo sconcerto di fronte a un evento che sovverte la percezione di sicurezza legata a oggetti che maneggiamo decine di volte al giorno. Un campanello d’allarme che richiama produttori e utilizzatori a una maggiore consapevolezza e attenzione. Le condizioni della giovane operatrice sanitaria restano gravi: i medici del centro ustioni stanno predisponendo tutti i protocolli necessari per limitare i danni e avviare un percorso di recupero che si preannuncia lungo e complesso.