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Taxi, nuove regole per le app di prenotazione: la destinazione sarà oscurata

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Le nuove regole per le app di taxi prenotazione oscurano la destinazione. Scopri come cambiano le funzionalità per garantire maggiore sicurezza e privacy durante la prenotazione del tuo taxi.

Il ministero delle Infrastrutture sta lavorando a nuove disposizioni per migliorare il servizio taxi e contrastare alcune criticità emerse nelle grandi città, specialmente durante eventi ad alta domanda come il Capodanno.

Taxi, nuove regole per le app di prenotazione: la destinazione sarà oscurata

Una delle principali novità in discussione riguarda la comunicazione delle corse ai tassisti: sarà indicato solo il punto di partenza e non la destinazione. Questo approccio mira a ridurre la possibilità di discriminazione tra i clienti, fenomeno che penalizza i residenti rispetto ai turisti o a chi richiede corse più remunerative.

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, a Roma esiste un accordo tra la cooperativa 3570 e Uber che consente a oltre la metà dei taxi di operare anche tramite l’app della piattaforma. Tuttavia, con l’utilizzo di Uber, i conducenti possono rifiutare alcune richieste, facendo apparire al cliente un messaggio di indisponibilità del servizio. Questo comportamento è spesso dettato dalla preferenza per corse più redditizie, come quelle dirette verso l’aeroporto di Fiumicino. Nel sistema tradizionale di radiotaxi, invece, il rifiuto ingiustificato di una corsa comporta sanzioni per il tassista.

Taxi e app di prenotazione: cambia tutto, destinazione non visibile

La nuova norma, inserita nello schema del Dpcm sulle piattaforme di intermediazione, si propone di affrontare questa problematica in linea con le recenti sentenze della Corte europea. Il documento è stato già esaminato dal Ministero dei Trasporti e trasmesso a quello delle Imprese, e potrebbe ottenere il via libera definitivo dalle autorità competenti entro la fine del mese.

Quando sarà pienamente applicata, questa regolamentazione renderà più complessa la selezione arbitraria dei clienti da parte dei conducenti. Tuttavia, non sarà sufficiente a eliminare completamente il problema. Una soluzione più strutturale potrebbe essere l’aumento delle licenze per taxi e Ncc, una proposta già sul tavolo del Campidoglio, che attende l’approvazione del Ministero delle Infrastrutture.

Queste misure intendono garantire un servizio più equo e accessibile, limitando pratiche che spesso lasciano i clienti senza alternative. La loro attuazione rappresenta un passo importante verso una maggiore trasparenza e uniformità nel settore dei trasporti pubblici non di linea.