Si è parlato in tempi recenti della tassa per i super ricchi in particolare per chi avesse intenzione di prendere casa a Milano che è la città che maggiormente affascina i ricchi provenienti dall’estero e che quindi punterebbero su questo capoluogo in ottica di investimenti lavorativi e non solo, muovendo l’economia della regione. Vediamo però come questa tassa impatterebbe l’economia nazionale.
Tassa super ricchi: che cos’è
La tassa ai super ricchi o rich tax per dirla in inglese è una tassa che va a colpire le persone con patrimoni complessivi superiori ai 100 milioni di euro. Da questa tassa vi sarebbero ricavi per la città che li ospiterebbe.
Infatti si era pensato inizalmente di imporla a persone straniere che vivono in Italia per motivi di lavoro e che quindi muovono la nostra economia per un periodo limitato. Non a caso tutto è nato dall’arrivo di Cristiano Ronaldo in Italia quando ha giocato nella Juventus.
Ricavi per 8 miliardi all’Italia
La tassa ai super ricchi se la si mettesse al 2% è capace di generare un bilancio complessivo davvero elevato, basti vedere che considerando i 537 europei con patrimonio sopra i 100 euro ed il gettito il guadagno arriverebbe a 67 miliardi.
Per l’Italia l’ammontare sarebbe di 8 miliardi poiché i super ricchi sono 71. Se il gettito passasse al 3% i ricavi si avvicinerebbero ai 16 miliardi, quasi raddoppiando la cifra iniziale.
Questo verrebbe fatto per creare nuove risorse senza tagliare lo stato sociale creando un maggior equilibrio e di contro diminuendo la disuguaglianza, grande problema della società attuale.