Il Tar del Lazio ha dato ragione ai sindacati Usb e Cobas e annullato l’ordinanza che Matteo Salvini, con cui aveva precettato lo sciopero dei trasporti del 15 dicembre.
Tar a Salvini: “Sbagliato precettare lo sciopero dei trasporti”
Il Tar del Lazio ha dato ragione ai sindacati Usb e Cobas e ha deciso di annullare l’ordinanza che Matteo Salvini ha firmato lo scorso 12 dicembre 2023, con cui ha precettato lo sciopero dei traporti del 15 dicembre. Il leader della Lega lo aveva fatto per ridurre la manifestazione da 24 a 4 ore, scatenando accese polemiche. I giudici del tribunale amministrativo hanno ritenuto che l’ordinanza di Salvini “risulta affetta da violazione di legge e da eccesso di potere per carenza di presupposto, con riferimento alla fase di impulso dell’esercizio di potere“. Inoltre, il Tar ha dichiarato che l’Autorità dei trasporti aveva inviato ai sindacati “un invito formale ad evitare la rarefazione oggettiva dello sciopero” e questo invito era stato “osservato“.
Tar annulla ordinanza di Salvini: la reazione della Lega e dell’Usb
La Lega ha subito contrattaccato. “Dal Tar forzatura sullo sciopero. La linea non cambierà” ha dichiarato Tilde Minasi, capogruppo in commissione Trasporti a Palazzo Madama. “Palesemente una forzatura contro il buonsenso la sentenza del Tar del Lazio. Una scelta che non farà certamente variare la linea del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. I cittadini non possono rimanere bloccati per un capriccio e il Tar, invece che assecondare il weekend lungo di Landini, dovrebbe tutelare il diritto alla mobilità di milioni di cittadini” ha aggiunto.
I sindacati hanno esultato. “Salvini non poteva precettare! Il Tar dà ragione a Usb sullo sciopero del trasporto pubblico locale del 15 dicembre e condanna il Mit al pagamento delle spese processuali” è stato il commento dell’Usb.