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Tajani ha preso una posizione decisa: 'Siamo contrari all'utilizzo delle armi al di fuori dell'Ucraina, e lo dimostreremo con il nostro voto all'interno dell'Ue'.

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Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha comunicato che l'Italia respingerà l'emendamento del Parlamento Europeo sull'uso di armi oltre i confini ucraini, coerentemente con le precedenti decisioni governative e del Consiglio degli Affari Esteri. Mentre l'Italia conferma il sostegno all'Ucraina, politicamente, finanziariamente e militarmente, non intende dichiarare guerra alla Russia. Tajani sostiene l'idea di una conferenza di pace con la partecipazione di russi e cinesi, proposta da Zelensky. Infine, ha espresso preoccupazione per l'escalation della situazione in Medio Oriente e rivelato che si sta lavorando su iniziative di pace, cessate il fuoco e liberazione degli ostaggi, puntando particolarmente all'Iran per prevenire un'escalation.

Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha ribadito che all’oggi, noi respingeremo l’emendamento votato al Parlamento Europeo che consentirebbe l’uso di armi al di là dei confini ucraini, in linea con le decisioni prese fino ad ora dal governo. Questa posizione è coerente con le scelte del Consiglio degli Affari Esteri, che non ha sostenuto la proposta di Borrell di far uso di armi fuori del territorio ucraino. Siamo a favore di un sostegno e una risoluzione per l’Ucraina, e voteremo sì a questo – ha affermato Tajani. Ha poi sottolineato come ogni nazione abbia la libertà di agire secondo le proprie decisioni, poiché si stanno gestendo accordi bilaterali. Siamo schierati con l’Ucraina. E’ per questo che votiamo sì e che continueremo a sostenerla politicamente, finanziariamente e militarmente. Però non stiamo dichiarando guerra alla Russia. Anche gli Stati Uniti stanno mostrando molta cautela – ha continuato Tajani. Comprendo le motivazioni ucraine, ma come italiani dobbiamo impegnarci per la pace. Sostengo l’idea di una conferenza di pace con la partecipazione di russi e cinesi, come proposto da Zelensky, purché non si presentino con un piano già prestabilito. La situazione non può risolversi con l’arrendimento dell’Ucraina, questo è chiaro – ha precisato Tajani durante una conferenza stampa a Roma. Riguardo al Medio Oriente, Tajani ha espresso grande preoccupazione per l’escalation della situazione. Questa sera sarò a Parigi per fare il punto. Il quintetto si riunisce e vedremo quali iniziative possono essere prese. Continueremo a lavorare insieme per la pace, il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi.

Stiamo puntando all’Iran per prevenire un’escalation e ovviamente inviamo anche messaggi di cautela a Israele, ha affermato Tajani in conclusione.