Tajani avverte: 'C'è un pericolo di conflitto nell'area, serve agire con responsabilità'.

L'apertura del fronte libanese e l'intervento diretto dell'Iran aumentano il rischio di un conflitto regionale. Tuttavia, Antonio Tajani, in audizione alle commissioni Esteri e Difesa, afferma l'importanza di perseguire la pace e il dialogo, sostenendo che c'è ancora la possibilità di prevenire un conflitto a larga scala nel Medio Oriente. Tajani ha chiamato tutti gli attori regionali ad agire responsabilmente. Inoltre, ha ribadito l'esigenza di dialogo e moderazione durante una riunione del G7 a New York. Tajani ha anche evidenziato le preoccupazioni dell'Italia riguardo l'instabilità creata dall'Iran nella regione, richiedendo a tutte le parti, inclusa Israele, di evitare un conflitto e ridurre le tensioni. Ha sottolineato l'importanza di proteggere le forze italiane e prevenire vittime civili.

L’apertura del fronte libanese, unita all’intervento diretto dell’Iran, ha aumentato significativamente il pericolo di un conflitto su scala regionale.

Tuttavia, l’escalation recenti ci stimola ulteriormente a perseguire la pace e il dialogo. C’è ancora la possibilità di evitare una guerra che interessi l’intero Medio Oriente. Antonio Tajani, in audizione davanti alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato insieme a Guido Crosetto, ha lanciato un appello alla responsabilità di tutti gli attori regionali. “Il governo italiano, come presidente del G7, sta lavorando intensamente per questo scopo.

Siamo pronti a intraprendere ogni iniziativa necessaria per tutelare la sicurezza dei nostri cittadini. Ho già esortato tutti gli italiani a lasciare il Libano utilizzando i voli commerciali disponibili. Stiamo anche cercando di rispondere alle loro esigenze con un incremento delle connessioni, compresi voli charter e altre opzioni, in collaborazione con il ministero della Difesa.” Tajani ha fatto presente che attualmente circa 3.200 connazionali si trovano in Libano, principalmente con doppia cittadinanza.

“In un quadro sempre più complesso, che abbraccia un’area particolarmente vasta, stiamo intensificando i contatti diplomatici: il nostro obiettivo principale è la de-escalation, iniziando con un cessate il fuoco in Libano e a Gaza,” ha aggiunto il ministro degli Esteri. “La settimana scorsa, during the opening session of the United Nations General Assembly in New York, ho guidato una riunione dei ministri degli Esteri del G7.”

Abbiamo ribadito con fermezza e coesione l’appello a tutti i soggetti coinvolti affinché si eserciti moderazione e si intraprenda un cammino di dialogo”, ha dichiarato Tajani.

“Non abbiamo mai celato le nostre ansie riguardo all’atteggiamento regionale di Teheran, il quale comporta una certa instabilità in un contesto già molto fragile, come ha dimostrato tragicamente l’attacco a Israele avvenuto ieri sera. Tuttavia, crediamo che sia essenziale, soprattutto in questa fase, mantenere aperti i canali di comunicazione con l’Iran”. “Continuiamo a rivolgere un appello a tutti, compreso Israele – ha aggiunto Tajani – affinché si lavori per ridurre le tensioni e si eviti un conflitto che possa causare ulteriori perdite, soprattutto tra i civili.

Nel colloquio che ho avuto con il ministro israeliano Katz, ho sottolineato non solo l’importanza della protezione delle nostre forze, ma anche la necessità di prevenire una ripetizione di quanto accaduto a Gaza in relazione alla popolazione libanese. Dobbiamo impegnarci per limitare il numero di vittime innocenti”.