Un nuovo accordo di cooperazione, sicurezza e difesa sta per essere stipulato con l’Ucraina, questo è quanto annunciato da Tajani durante la sua audizione alle Commissioni riunite Esteri della Camera e Esteri e Difesa del Senato. Stando a quanto dichiarato, tale accordo non sarà giuridicamente vincolante e non comprende impegni finanziari.
Una dichiarazione d’intenti
“Mai come oggi è importante assicurare all’aggredito i mezzi per difendersi“, con queste parole il ministro degli Esteri ha dichiarato l’intenzione di portare avanti un accordo di cooperazione, sicurezza e difesa con l’Ucraina. Stando a quanto emerso dalla sua audizione, tale intesa aiuterà anche a strutturare meglio l’impegno dell’Italia nei confronti di Kiev.
Tale negoziato bilaterale sarebbe ormai anche in procinto di essere firmato dal Presidente del Consiglio e, proprio a tal riguardo, Tajani ha anche annunciato che il 24 febbraio, giorno dell’anniversario dell’invasione dell’Ucraina, Giorgia Meloni presiederà una riunione virtuale con i leader del G7 dove sarà presente anche il Presidente Zelensky.
Il ministro degli Esteri ha sottolineato la volontà dell’Italia di continuare a sostenere l’Ucraina. Nonostante ciò, Tajani ha anche spiegato che questo accordo, sulla falsariga di quelli già stipulati da altri paesi come Francia e Germania, non sarà giuridicamente vincolante e, soprattutto, non prevede obblighi sul piano del diritto internazionale e nemmeno impegni finanziari, diventando più una sorta di dichiarazione di intenti del nostro paese nel voler supportare Kiev.
Kiev chiede compattezza
Non sorprende che tali dichiarazioni siano arrivate proprio adesso, poche ore dopo la notizia della caduta di Avdiivka. Evento che ha spinto Kiev a “Chiedere compattezza“, come dichiarato proprio dal ministro in persona.
Nonostante tale sconfitta, Tajani ha però sottolineato che Putin ha sbagliato a fare i suoi calcoli sottovalutando non solo la forza del popolo ucraino, ma anche delle istituzioni del paese e la compattezza delle democrazie che è stata recentemente sottolineata tramite un nuovo pacchetto di aiuti del valore di 50 miliardi di euro approvato dal Consiglio Europeo.