Roma, 10 apr. (Adnkronos Salute) – C'è ancora distanza tra Governo e Regioni sul taglio previsto nel nuovo Dl Pnrr – per le risorse del Piano nazionale complementare (Pnc) – che dovrebbe "tagliare" o "rimodulare", a seconda del fronte, 1,2 miliardi per la messa in sicurezza degli ospedali. Dopo l'intervento della Corte dei conti che aveva sollevato "criticità", le Regioni speravano in un ripensamento e in un passo indietro che non c'è stato. Secondo i presidenti, tagliare 1,2 miliardi per le opere già in cantiere o con obbligazioni giuridicamente vincolate e che non possono essere finanziate con fondi esigibili come quelli dell'ex articolo 20, che in parte sono oggetto di accordi programma già firmati o che si stanno firmando, sarebbe un disastro. Soprattutto perché secondo i governatori il Pnrr e il Pnc non sono vasi comunicanti. E infatti c'è chi ha parlato di un ricorso alla Corte costituzionale.
Il lavoro di diplomazia tra il centro e la periferia non si è mai fermato e i pontieri sono all'opera per tenere in piedi un dialogo tra il ministro degli Affari europei Raffaele Fitto, il ministro della Salute Orazio Schillaci e la Conferenza delle Regioni. Nell'agenda degli incontri ufficiali c'è l'audizione nei prossimi giorni del Gabinetto del ministero della Salute in Commissione nazionale salute. Ancora non c'è una data, ma potrebbe essere il primo passo per ritrovare il dialogo.
La Conferenza delle Regioni ha espresso una posizione sulla conversione in legge del Dl Pnrr. Nella parte che riguarda il definanziamento e la rimodulazione della Missione 6 Sanità del Piano nazionale di ripresa e resilienza, le Regioni evidenziano che "vale la pena ricordare che le risorse ex articolo 20 sono destinate ad interventi di edilizia sanitaria che le Regioni hanno già programmato nell'ambito dei plafond per ciascuna disponibili, anche se non risultano ancora formalmente impegnate secondo le regole vigenti, per le quali più volte si è chiesta la semplificazione. La Relazione tecnica al provvedimento indica, inoltre, che 'la disposizione non comporta nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, limitandosi a modificare la copertura finanziaria del programma Verso un ospedale sicuro e sostenibile, ponendola a valere su risorse nazionali già previste a legislazione vigente'. In realtà – conclude l'osservazione – l'invarianza finanziaria della disposizione è solo formale. Nei fatti il trasferimento dei progetti dal finanziamento Pnrr determina la riduzione delle risorse dell'ex articolo 20 legge a disposizione delle Regioni: è necessario, pertanto, il rifinanziamento dei fondi dell'ex articolo 20 della legge 67 del 1988".