Swimrun, di cosa si tratta e a cosa fa bene questo sport

Lo Swimrun, nato in Svezia dalla scommessa di alcuni ragazzi è un nuovo sport che prevede percorsi in natura con corsa e nuoto alternati.

Gli appassionati di sport stanno aumentando molto negli ultimi tempi.

Proprio dalla passione e da un pizzico di follia nasce la nuova gara dello swimrun. Il termine indica già di per se in cosa consiste: un misto tra nuoto e corsa. Si tratta infatti di uno sport tenuto solitamente in luoghi di montagna dove è possibile alternare il nuoto (in un lago, fiume o qualunque corso d’acqua abbastanza grande) alla corsa su sentieri fino alla prossima pozza d’acqua.

Il prossimo appuntamento si terrà il 9 giugno a Stresa con la gara SwimRun Cheers.

Si prevede inoltre un particolare permesso per utilizzare anche il Lago Maggiore.

Lo swimrun

Lo swimrun nasce a Stoccolma dalla scommessa di un gruppo di amici ubriachi e amanti della goliardia sportiva. La combinazione di questi due elementi unita all’amicizia ha dato vita, una decina d’anni fa, a questa curiosa disciplina. Dato il carattere molto particolare di questa attività sportiva forse questo era l’unico modo in cui poteva nascere.

Diego Novella, ex atleta italiano, ripete che è la gara che si adatta al terreno e non viceversa. L’uomo è ormai diventato un veterano di questo sport viste le sue molte presenze all’Otillo, la gara che si tiene a Stoccolma ogni anno in ricordo della nascita dello sport.

L’equipaggiamento

Molti forse saranno scettici riguardo questo sport che prevede di correre con la muta e di nuotare con le scarpe.

Ci sono però degli accorgimenti riguardo l’equipaggiamento che occorre tenere in considerazione.

Nel nuoto servono 4 elementi per un buon equipaggiamento:

  1. La muta: è una via di mezzo tra un modello da triathlon per la consistenza del tessuto e una muta da surf per la morbidezza del materiale intorno a braccia e spalle. È a mezze maniche tagliata all’altezza del ginocchio e ha due grandi cerniere, una sul petto e una sulla schiena.

  2. È consentito l’uso delle palette che si utilizzano in piscina per potenziare braccia e spalle.
  3. Servono anche gli occhialini da piscina o una maschera per poter vedere in acqua.
  4. Utile è anche il pullboy, un galleggiante da inserire in mezzo alle cosce che aiuta a tenere a galla il corpo, permettendo di aumentare la velocità del nuoto. L’attrezzo viene poi bucato e trapassato con un elastico, nell’asola che ne deriva va infilata una gamba fino a metà coscia.

    Quando si corre lo si gira all’esterno del quadricipite.

Per la corsa invece occorre avere un paio di scarpe leggere e traspiranti che consentano all’acqua di uscire in poco tempo infatti la particolarità di questo sport è di nuotare con le scarpe da corsa ai piedi. Le scarpe devono inoltre avere una suola con un grip elevato dato che i percorsi sono sterrati. Durante la corsa gli occhialini vengono spostati sulla fronte, il pullboy viene girato all’esterno della coscia e si lasciando le palette penzoloni sui polsi.

Lo swimrun è dunque uno sport apparentemente difficoltoso, ma in verità e anche molto intrigante e divertente.

I benefici dello swimrun

I benefici che si derivano da questa pratica sono quelli che provengono dalle due discipline sportive diverse: la corsa e nuoto. Questi sono inoltre i più completi tra tutti gli sport.

Lo swimrun ha il vantaggio dunque di mescolare il cardio alla sollecitazione muscolare completa. I benefici si ritrovano nel benessere fisico e mentale, infatti si aumenta l’autostima e la capacità mentale.

Questo accade perché l’attività mette alla prova lo sportivo per le molte difficoltà e lo porta a una consapevolezza delle proprie capacità fisiche e psichiche.

Sapendo gestire la respirazione e la fatica che viene dalle due attività insieme, si riesce a sviluppare un buon equilibrio. Gambe, glutei, schiena, spalle e braccia sono tutte parti del corpo che vengono interessate dallo sport e che vengono quindi tonificate e definite.