Lucrezia Ciotti Le indagini sull’omicidio di Roberto Bolzoni, il 60enne di Lodi ucciso con 35 coltellate, hanno fatto un’importante svolta: due uomini, sospettati di essere i rapinatori, sono stati arrestati nelle ultime ore con l’accusa di omicidio e rapina.
Svolta nell’omicidio di Roberto Bolzoni, fermati due italiani
I due arrestati sono Roberto Zuccotti, 48 anni, e Andrea Gianì, 29 anni, nipote convivente della vittima. Stando a quanto riferito dalla Procura di Lodi, Bolzoni aveva frequenti contatti con loro: li accompagnava in auto e passava del tempo con loro al centro scommesse Snai di Lodi.
Il cadavere della vittima è stato trovato nella sua auto, dove era stato brutalmente colpito e derubato di una collanina d’oro, un anello, il cellulare e il portafoglio. Nonostante la ferocia dell’aggressione, la pista della rapina si è consolidata portando all’identificazione dei presunti colpevoli. Al momento, l’arma del delitto non sarebbe ancora stata rinvenuta.
Il Ris di Parma ha rinvenuto impronte significative nell’auto della vittima, mentre tracce di sangue umano sono state trovate nelle loro abitazioni, sulle loro scarpe. Entrambi sono stati trasferiti nel carcere di Lodi. Zuccotti ha scelto di avvalersi del diritto di non rispondere, mentre il nipote non ha rilasciato alcuna dichiarazione.
Svolta nell’omicidio di Roberto Bolzoni: le indagini
Bolzoni era scomparso domenica 16 febbraio 2025 e il suo corpo è stato ritrovato il 18 febbraio. Le indagini sono ancora in corso, ma le prime ipotesi sul movente indicano possibili motivi finanziari. Gli inquirenti stanno esaminando l’ipotesi che l’omicidio possa essere stato causato da debiti di gioco, sebbene non siano emersi ancora dettagli concreti a riguardo.
