Svizzera, summit per la pace in Ucraina: concluso senza l'unanimità

Niente unanimità al summit: la dichiarazione di pace non viene firmata da più di un decimo dei partecipanti

Il vertice di pace organizzato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky nella località svizzera di Bürgenstock non ha raggiunto il risultato sperato: non si è raggiunta l’unanimità per la pace nella guerra in Ucraina al summit, tredici Paesi non hanno aderito.

Summit di pace in Svizzera

Brasile, India e Sud Africa non figurano tra i firmatari della dichiarazione congiunta. Non hanno aderito alle conclusioni del vertice anche Armenia, Bahrein, Indonesia, Colombia, Libia, Messico, Arabia Saudita, Suriname, Tailandia, Emirati Arabi Uniti, Cina, mentre la Russia non è stata invitata, per un totale di 13 Paesi.

Il cancelliere austriaco Karl Nehammer aveva preannunciato già in mattinata che la dichiarazione non sarebbe probabilmente stata firmata da tutti.

Il capo del governo austriaco ha però osservato che ciò non ha influito sull’atteggiamento fondamentale comune:

“Si tratta di sottigliezze diplomatiche come certe parole. Per questo non mi preoccupo se tutti non firmano adesso”, ha aggiunto citato dall’agenzia tedesca Dpa.

Il comunicato finale del summit

La Carta delle Nazioni Unite, compresi i principi del rispetto dell’integrità territoriale e della sovranità di tutti gli Stati, può e servirà come base per raggiungere una pace globale, giusta e duratura in Ucraina: questo è il messaggio riportato nel comunicato finale su un quadro per la pace in Ucraina approvato da un’ottantina su 92 Paesi partecipanti al summit di Buergenstock, nella Svizzera centrale.

 

L’incontro non pretende comunque di essere risolutivo, ma cerca la strada per la pace: nel secondo giorno del summit i partecipanti stanno già discutendo e si impegnano, tra le altre cose, su tre aspetti: delle esportazioni di grano dall’Ucraina, della sicurezza nucleare e delle questioni umanitarie.

Il comunicato finale del summit denuncia anche la militarizzazione della sicurezza alimentare e chiede anche che l’Ucraina abbia il pieno controllo sovrano sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dai russi dall’inizio dell’invasione.

Inoltre, impegno in merito a tutti i prigionieri di guerra che devono essere liberati mediante scambio:

Tutti i bambini ucraini deportati e sfollati illegalmente, e tutti gli altri civili ucraini detenuti illegalmente, devono essere rimpatriati in Ucraina”.