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Superbonus 110: il progetto di cartolarizzazione per salvare l’edilizia italiana

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Il Superbonus 110 è diventato uno degli argomenti più discussi e controversi nel panorama economico italiano. Nato con l'obiettivo di rilanciare il settore edilizio e favorire la transizione energetica, si è trasformato in un terreno di difficoltà per migliaia di imprese, famiglie e professionisti.

Il Superbonus 110 è diventato uno degli argomenti più discussi e controversi nel panorama economico italiano. Nato con l’obiettivo di rilanciare il settore edilizio e favorire la transizione energetica, si è trasformato in un terreno di difficoltà per migliaia di imprese, famiglie e professionisti. Cambi normativi continui, incertezze politiche e il progressivo ritiro del supporto bancario hanno creato una situazione di stallo che ha paralizzato il comparto. In questo contesto, la figura dell’ingegner Marco Pieri emerge come protagonista di una delle poche soluzioni praticabili: la cartolarizzazione dei crediti fiscali.

Marco Pieri, ex CEO di una delle maggiori società edili italiane, ha deciso di intraprendere un percorso innovativo per affrontare la crisi. Attraverso la costituzione della società CREDI SPV, Pieri ha portato avanti un’operazione di cartolarizzazione che ha l’ambizione di sbloccare crediti fiscali per un valore complessivo di 6 miliardi di euro. Registrata inizialmente presso la Banca d’Italia e successivamente sotto la giurisdizione della Banca Centrale Irlandese, CREDI SPV mira a collocare questi crediti presso la Borsa di Londra, offrendo una soluzione concreta a un problema che sta mettendo in ginocchio l’intero settore edilizio.

L’approccio di Pieri non si è limitato a risolvere una crisi immediata, ma ha aperto una strada percorribile per altre società di cartolarizzazione. Tuttavia, non tutte hanno operato con la stessa trasparenza e competenza. Alcune realtà improvvisate hanno cercato di sfruttare l’emergenza per raccogliere fondi senza offrire soluzioni reali, mentre altre, come CREDI SPV, hanno investito risorse significative per rispettare i rigidi standard normativi e garantire un servizio efficace. Tra i tanti imprenditori coinvolti, Flavio Nicolussi, Amministratore Unico della Veneto Green, e Stefano Pedano, Presidente e Amministratore Delegato della Teriaca Holding, rappresentano esempi di chi ha scelto di credere nella cartolarizzazione. Nicolussi, con 15 milioni di lavori in sospeso, e Pedano, con oltre 50 milioni di contratti da completare, vedono in questa operazione l’unica possibilità per ripristinare la liquidità necessaria e continuare le loro attività. Entrambi sottolineano come il Superbonus 110, inizialmente percepito come un’opportunità per far crescere il PIL italiano, si sia trasformato in una “barzelletta” a causa delle inefficienze normative e politiche.

Marco Pieri si dice fiducioso nei risultati ottenuti fino ad oggi. Nonostante le difficoltà, il progetto di CREDI SPV è vicino a una svolta. Grazie alla collaborazione con partner internazionali, come un Pay Agent canadese e un Servicer irlandese, Pieri è riuscito a superare gli ostacoli posti dal mancato supporto del sistema bancario italiano. Il contributo di questi attori esteri è stato cruciale, dimostrando una maggiore apertura e disponibilità rispetto a quella riscontrata a livello nazionale. Il percorso intrapreso da Pieri e dal suo team potrebbe rappresentare un modello per affrontare crisi future. La cartolarizzazione dei crediti fiscali, se gestita con competenza e trasparenza, può diventare uno strumento innovativo per garantire liquidità e sviluppo economico.