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Suicidio in carcere, detenuto si impicca a Prato: "Aveva problemi psichiatrici"

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Nell'ultimo mese, sono stati tre i suicidi nella carceri della Toscana, il secondo caso solamente a Prato è avvenuto ieri

Un uomo di 35 anni, originario della Tunisia, si è tragicamente tolto la vita ieri pomeriggio nella sua cella nel carcere di Prato. L’uomo era stato trasferito da Pisa nel nuovo penitenziario solo un paio di settimane prima: si è impiccato con un laccio.

Prato, suicidio in carcere: il caso del 7 agosto

Il 35enne è stato trovato privo di vita nel pomeriggio di ieri, mercoledì 7 agosto, impiccato nella sua cella nel carcere di Prato con un laccio che utilizzava come cintura. Preoccupa sempre di più la situazione nelle prigioni italiane. A Prato è il secondo caso di suicidio in poche settimane e in Toscana ce ne era stato già un altro nel corso del mese. Il tunisino era arrivato nella nuova destinazione un paio di settimane prima per motivi di ordine e di sicurezza ed era stato messo in isolamento: “Aveva problemi di natura psichiatrica“.

Prato, suicidio in carcere: il pericoloso trend negativo

Il segretario generale Uilpa, Gennarino De Fazio, commenta: “Nel giorno in cui il Parlamento varerà un provvedimento vuoto il boia invisibile continua a infliggere la pena di morte di fatto. La situazione sembra infatti precipitare sempre di più, con decine e decine di tentati suicidi che dall’inizio dell’anno riguardano i detenuti delle carceri nel nostro Paese.