Roma, 27 nov. (Adnkronos) – "Il rapporto Svimez di oggi lancia l’ennesimo grido d’allarme sul Mezzogiorno del nostro Paese: crollano gli stipendi di chi lavora, quasi 6 punti di salario reale persi negli ultimi 5 anni. E il 60% dei lavoratori poveri stanno al Sud. Un dato drammatico acuito dalla precarietà, che ha ripreso a mietere vittime, dalla cancellazione del reddito di cittadinanza e dalla testarda negazione dell’introduzione del salario minimo da parte del governo della destra". Lo afferma il responsabile Mezzogiorno di Sinistra Italiana Nico Bavaro.
"Tutto questo cosa produce? Da una parte l’emigrazione di massa di ragazzi e ragazze – prosegue l’esponente di Avs – che vanno a cercare maggiori prospettive persino fuori dall’Italia, e dall’altra una gelata demografica che entro 10 anni può portare persino alla chiusura delle scuole elementari nei piccoli centri del nostro Sud. Le possibilità di recupero del Mezzogiorno individuate da Svimez sono chiare e precise: subito investimenti nella formazione, nella transizione energetica e nel settore della produzione auto. Tutto ciò su cui il governo Meloni fa spallucce".
"Quelle spallucce – insiste l’esponente rossoverde – di cui si è reso protagonista stamani anche un imbarazzante ministro Musumeci, che ha proposto solo insulti ai cittadini del Mezzogiorno e ancora una volta ha cercato di propinare il piano Mattei, ormai una specie di Tachipirina del governo, buona per ogni dolore. Ma non capiscono o non vogliono capire – conclude Bavaro – che se non si interviene con urgenza ed efficacia su stipendi e su sistema scuola e università, aumentando le retribuzioni e gli investimenti, il futuro più immediato per le popolazioni meridionali non è per nulla roseo?".