Il Su Gologone Experience Hotel, icona dell’ospitalità sarda immersa nel cuore del Supramonte, riapre le sue porte il prossimo 16 aprile, inaugurando una nuova stagione all’insegna dell’arte, della natura e della cultura barbaricina.

Più di un hotel, il Su Gologone è un viaggio sensoriale attraverso la tradizione sarda, un luogo dove l’ospitalità si intreccia con l’arte e l’artigianato. Ogni angolo della struttura racconta una storia, dalle suite arredate con pezzi unici realizzati nelle Botteghe Su Gologone, al ristorante che propone piatti tramandati da generazioni. Tra le novità, spicca la suite Art Studio, una residenza per artisti dove gli ospiti possono lasciarsi ispirare dalla bellezza circostante e dare libero sfogo alla creatività con colori, pennelli e tele a disposizione. L’esperienza offerta dal Su Gologone si snoda tra percorsi gastronomici e culturali, lezioni di yoga sulla Terrazza dei Desideri, corsi di ceramica e ricamo, passeggiate nella natura e cene sotto le stelle nell’orto.
Giovanna Palimodde, proprietaria e anima dell’hotel, ha creato un rifugio in cui l’autenticità della Barbagia si esprime in ogni dettaglio, dalle camere arredate con tessuti e ceramiche artigianali, fino agli spazi dedicati al relax, come Sos Nidos, un angolo sospeso tra cielo e terra dove perdersi nel panorama mozzafiato.
La cucina del Su Gologone celebra i sapori della Sardegna con il “Menu dei Centenari”, un omaggio alla longevità della popolazione locale: salumi di Barbagia, formaggi selezionati, verdure selvatiche, piatti della tradizione come la minestra di frughe e la capra in umido alle erbe aromatiche, fino ai dolci al formaggio fresco e mosto. Una tavola che racconta la storia di un territorio e dei suoi abitanti.
Amato da artisti e celebrità, il Su Gologone è stato rifugio di Madonna e Richard Gere durante le loro esperienze cinematografiche in Sardegna. Oggi, continua a essere una destinazione unica, per chi cerca un soggiorno che non sia solo vacanza, ma un’autentica immersione nello spirito più vero dell’isola.