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Bufera su Rocco Siffredi: spuntano accuse di stupro, è polemica

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Rocco Siffredi accusato di stupro: Le Iene portano alla luce nuove testimonianze. L’attore rompe il silenzio.

Bufera su Rocco Siffredi: il celebre attore e regista pornografico è finito al centro di uno scandalo mediatico dopo la diffusione di alcune testimonianze raccolte da Roberta Rei per il programma Le Iene. Diverse donne hanno accusato Siffredi di aver commesso abusi e violenze durante le riprese di film hard. Le denunce di stupro, forti e dettagliate, hanno sollevato un’ondata di polemiche e acceso un dibattito acceso sui confini del consenso nel mondo dell’intrattenimento per adulti. Siffredi ha risposto pubblicamente, ma la vicenda è solo all’inizio.

Rocco Siffredi e il mondo del porno

Rocco Siffredi è da oltre trent’anni il volto più noto del porno italiano a livello internazionale. Considerato una vera icona del settore, ha costruito una carriera basata su ruoli estremi, uno stile diretto e spesso provocatorio, diventando protagonista di centinaia di film e fondando una propria casa di produzione. Attorno alla sua figura si è sempre mosso un misto di curiosità, mito e controversia. Ed è proprio questo lato nascosto che ora torna sotto i riflettori.

Stupro, bufera su Rocco Siffredi: accuse choc lo travolgono

Negli ultimi giorni, Roberta Rei, inviata del programma televisivo Le Iene, ha dato voce a una serie di testimonianze raccolte da alcune donne che affermano di aver subito abusi e comportamenti violenti da parte di Rocco Siffredi durante esperienze lavorative nel mondo del porno.

Le accuse hanno suscitato un’ondata di reazioni sia mediatiche che social. Siffredi ha replicato prontamente, respingendo ogni addebito e definendo le dichiarazioni completamente false. Tuttavia, a sorpresa, l’attore ha anche rilasciato una rivelazione sconvolgente che ha ulteriormente acceso il dibattito intorno alla vicenda.

Io sono arrivata da lui come debuttante ed è stato carinissimo, molto educato e gentile. Le cose sono cambiate quando ho detto di no a una pratica specifica, ha iniziato a insultarmi pesantemente e ha cercato di farlo con la forza. Poi l’ha fatto ed ha registrato tutto. Non contento mi ha seguita in bagno e anche lì ha continuato, anche senza telecamere. Io da lui ho subito violenze e abusi. Lui poi l’ho sentito dopo un mese e si è scusato, mi ha giurato che la scena non l’avrebbe mai pubblicata. Io per vie traverse ho saputo che quel video invece è stato diffuso in canali molto ristretti e privati dove lui vende determinate cose. Ci sono clienti con degli interessi molto particolari“, ha dichiarato una prima ragazza.

Le performer denunciano episodi in cui i limiti concordati prima delle riprese sarebbero stati ignorati, sfociando in atti di violenza fisica e psicologica. Alcune parlano di scene girate con pratiche non previste o espressamente rifiutate. Particolarmente critico l’uso dei cosiddetti “video di consenso” che, secondo le testimonianze, venivano registrati prima delle riprese, perdendo così ogni valore reale.

Lui con me non si è mai fermato, mi ha devastata. Lui va avanti, continua ininterrottamente, se ti vede stanca o morta non gli frega nulla, ti prende con la forza. Io certe cose non le faccio nemmeno con il mio fidanzato, figuriamoci se le facevo con lui. Però lui insisteva anche dopo i miei no e continuava. Alla fine ha fatto tutto, anche cose che avevo proibito. Io ne sono uscita male, anche fisicamente. Mi ha fatto male e mi sono sentita abusata. A lui non importava della mia sofferenza. Lui deve farsi curare perché non sta bene. So che sono gravi accuse ma è la verità“, ha aggiunto una seconda intervista.

La replica di Rocco Siffredi

Siffredi, intervistato da Le Iene, ha respinto con fermezza tutte le accuse, sostenendo di non aver mai costretto nessuna delle sue colleghe e definendo il suo approccio sessuale come intenso ma sempre consensuale. Ha ammesso che, in alcune scene, il suo comportamento potrebbe essere stato eccessivo, ma ha negato categoricamente le accuse.

Non sono uno stupratore pervertito“, ha commentato.

L’attore ha dichiarato che non ha mai abusato di nessuna donna e che sul set viene sempre chiesto alle attrici cosa siano disposte a fare, nel pieno rispetto del consenso. Ha sottolineato che ogni scena è seguita da un video in cui le performer confermano quanto accaduto, e che se una non vuole fare qualcosa, semplicemente non la fa. Ha respinto l’idea di essere violento, pur ammettendo che in passato alcune sue scene potevano essere forti e che forse, in rari casi, avrebbe potuto fermarsi prima. Ha detto di sentirsi vittima di una campagna contro di lui e ha espresso dispiacere per chi lo accusa, affermando però di non riconoscere quelle storie come reali.

Roberta Rei ha riferito che Siffredi le ha parlato di una presunta cospirazione contro di lui, sostenendo che le accuse siano l’ultima mossa di una macchinazione ordita da Stephane Pacaud, un miliardario proprietario di un noto sito del settore. Secondo Siffredi, Pacaud avrebbe assunto Tommie McDonald per screditarlo con finte testimonianze, in risposta al suo consiglio dato a diverse ragazze di non lavorare per la sua piattaforma, a causa di presunti abusi sui set. L’attore ha affermato di avere prove di questa cospirazione.