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Dopo la comunicazione della Sac, società di gestione dell’aeroporto di Catania, della chiusura dei settori di spazio aereo B2 e B3, dell’aeroporto di Catania, per l’attività dell’Etna, preoccupa anche la situazione dello Stromboli: il Dipartimento della Protezione Civile ha disposto il passaggio di allerta per il vulcano dal livello arancione a rosso con la fase operativa di preallarme.
La decisione della Protezione Civile
La decisione è stata presa in seguito all’emissione di nuovi flussi piroclastici che sono stati osservati lungo la Sciara del Fuoco, un ripido pendio che dal cratere del vulcano arriva fino al mare.
La prima eruzione si è verificata il 4 luglio 2024, intorno alle 16:18, quando il vulcano ha emesso una serie di flussi piroclastici, costituiti da materiali vulcanici incandescenti che scorrono rapidamente lungo i versanti del vulcano.
“Con il passaggio alla fase operativa di preallarme si attiva il livello locale di protezione civile presso il Centro operativo avanzato-Coa, che sarà supportato da esperti del Dipartimento nazionale della Protezione civile, garantendo il raccordo con le strutture operative impegnate”, ha sottolineato la Protezione Civile.
Allerta rossa per il vulcano Stromboli
L’innalzamento del livello di allerta rossa implica una maggiore attenzione e un monitoraggio costante del vulcano da parte delle autorità competenti, tra cui l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e il CNR-IREA.
Inoltre, l’attività del vulcano è caratterizzata da un costante stato di disequilibrio, che può permettere la conseguenza di aperture di nuove bocche vulcaniche, fratturazioni e colate di lava lungo la Sciara del Fuoco o in altri settori del vulcano.
Situazione critica anche per l’Etna
Anche l’Etna ha recentemente emesso fontane di lava e colonne eruttive che hanno portato alla chiusura dello spazio aereo su Catania: l’Etna e lo Stromboli sono entrambi prodotti della collisione tra la placca euroasiatica e quella africana.