Dai 500 mila euro delle edizioni passate si è scesi a un montepremi massimo di 300 mila, con un budget medio per puntata intorno ai 30 mila euro secondo il servizio di Striscia La Notizia. Ma si può davvero battere il sistema di Affari Tuoi? Tra fortuna e strategia, ecco cosa è emerso.
Le accuse di Striscia La Notizia contro Affari Tuoi
Già nelle scorse puntate del tg satirico di Canale 5 sono andati in onda diversi servizi che mettevano in discussione la trasparenza e la casualità del gioco dei pacchi in onda su Rai1.
Secondo i servizi andati in onda, Striscia la Notizia ha individuato una serie di segnali che metterebbero in discussione la reale casualità di Affari Tuoi. Tra questi, spiccano alcune dinamiche ricorrenti: la distribuzione dei premi più alti sembrerebbe seguire schemi sospetti, mentre alcuni concorrenti paiono intuire il contenuto dei pacchi con eccessiva precisione. A ciò si aggiunge una presunta coerenza nel budget vinto a puntata, che si aggirerebbe intorno ai 30 mila euro, a prescindere dall’andamento del gioco.
Non mancano poi momenti in cui la “sfortuna” colpisce con tempismo sospetto, soprattutto quando il concorrente si avvicina ai premi più ricchi. Il tutto viene raccontato con il consueto tono ironico del tg satirico, ma supportato da analisi che cercano di far emergere incongruenze statistiche nel meccanismo del format.
Affari Tuoi, intanto, prosegue il suo successo in termini di ascolti, anche grazie alla conduzione di Stefano De Martino, capace di rinnovare l’atmosfera del programma con un mix di leggerezza e umanità che piace al pubblico.
Striscia contro Affari tuoi: il servizio che spiega come vincere 30 mila euro
Il tg satirico avrebbe evidenziato l’esistenza di quello che viene definito un vero e proprio “limite invisibile” per le vincite, fissato intorno ai 30 mila euro per puntata. A rafforzare questa teoria è intervenuto anche Max Giusti, ex conduttore di Affari Tuoi, che ha confermato di conoscere da vicino le logiche del programma nel podcast Tintoria.
Durante un’intervista in podcast, Giusti ha raccontato che, all’epoca della sua conduzione, ogni serata era vincolata a un budget prestabilito e che, nel caso di vincite elevate, le puntate successive dovevano compensare per mantenere l’equilibrio economico.
“Ogni gioco ha un budget. Quello di Affari tuoi era molto alto: 33 mila euro a puntata, cioè ogni puntata aveva la possibilità di costare 33 mila euro. Quindi che succedeva. Se avevano vinto da poco, cercavano di levargli ‘sti soldi perché 500 mila, 500 mila! E tu vedevi il Dottore che diceva: ‘Bene, ma tu non lasceresti questo pacco numero 13, dove dentro c’erano 300 mila, in cambio di… E se la risposta era no, quello mi tremava sotto e cercava il sistema per cambiare”.
Max Giusti ha raccontato che, in alcune occasioni, gli è capitato di vedere dirigenti Rai andarsene in lacrime dopo che un concorrente aveva vinto i 500 mila euro, perché non sapevano come gestire la situazione. Un meccanismo dunque, se confermato, ridimensionerebbe il ruolo della fortuna, relegandola a una componente tra le tante, e non all’unico fattore determinante.
Qualche settimana dopo, Max Giusti ha però rivisto la sua posizione, affermando che la Rai è un’azienda trasparente e che in Affari Tuoi non ci sarebbe nulla di irregolare.
Ma c’è di più: durante le pre-interviste, ai concorrenti verrebbero chiesti i numeri fortunati, che servirebbero a pilotare l’assegnazione dei premi e influenzare le offerte del Dottore. Un presunto “controllo invisibile” che garantirebbe spettacolo e, allo stesso tempo, il rispetto del budget.
A fronte di queste accuse, il Codacons ha presentato un esposto alla Procura di Roma per truffa e pratica commerciale scorretta.
“Se le vincite e le perdite fossero pilotate sussisterebbero gli estremi sia di una pratica commerciale scorretta, sia di una truffa aggravata”, spiega l’associazione.