Già in passato si era registrato un boom di casi di streptococco ma sembra che la situazione non sia migliorata con il tempo. A lanciare l’allarme è uno studio del Policlinico e dell’Humanitas di Milano che rivela un aumento dei casi in sei mesi. Non è tutto però, perché dei pazienti presi in esame, alcuni sono morti mentre altri sono rimasti in terapia intensiva.
Un pericolo anche per gli adulti
Anche se inizialmente questo boom di casi legati allo streptococco preoccupò soprattutto la salute dei più piccoli, stando alle ultime analisi nemmeno gli adulti possono dormire sonni tranquilli. Infatti stando allo studio recentemente condiviso dal Policlinico e dell’Humanitas di Milano, sono stati proprio gli adulti quelli più colpiti e con forme più gravi durante il periodo preso in esame, che riguarda sei mesi a cavallo tra il 2022 e il 2023.
A quanto pare un aumento significativo è stato registrato soprattutto nei casi di infezioni invasive che, solo nei primi mesi dell’anno scorso, sono arrivate a 34. Un dato che è quasi il triplo rispetto al periodo pre-pandemia.
I ricercatori sono riusciti a ricostruire l’intero profilo genetico del batterio in 28 casi e tra questi 11 pazienti hanno avuto conseguenze pesanti. 6 sono deceduti mentre gli altri 5 si sono salvati ma hanno dovuto affrontare un percorso di terapia intensiva.
Una diffusione generalizzata
Oltre alla pericolosità che lo streptococco A ha anche verso gli adulti e non solo contro i ragazzi, lo studio rivela anche altri dettagli sulla situazione. I ricercatori hanno tentato di identificare se ci fosse un ceppo più pericoloso rispetto agli altri e tentare di capire eventuali catene di trasmissione a Milano.
Lo studio scarta l’ipotesi che l’aumento dei casi sia associato con particolari luoghi o gruppi sociali, ciò significa che probabilmente il batterio si sia diffuso in modo più generalizzato nella città.