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Naomi Campbell fu scoperta mentre curiosava tra le vetrine di Londra, Claudia Schiffer mentre ballava in una discoteca a Düsseldorf, Cindy Crawford mentre raccoglieva pannocchie in una fattoria dell’Illinois. Gisele Bündchen venne notata in un McDonald’s a San Paolo, Natalia Vodianova mentre vendeva frutta al mercato, Bianca Balti mentre lavorava in un supermercato e Kate Moss all’aeroporto di New York, di ritorno da una vacanza alle Bahamas.
Street casting: modelle dalla strada conquistano la moda
Per anni, il mondo della moda ha raccontato storie di ragazze scoperte per caso, trasformate da sconosciute in top model. Il copione era più o meno sempre lo stesso: un talento scout individuava una giovane dai lineamenti perfetti, con un fisico longilineo e proporzioni impeccabili, e le offriva un contratto con un’agenzia. Oggi, però, qualcosa è cambiato. Lo street casting, ovvero la ricerca di volti fuori dai canoni tradizionali, è diventato una pratica sempre più diffusa per la ricerca di modelle dalla strada. Non si cercano più solo corpi scolpiti e visi simmetrici, ma anche rughe, fisici atletici o curvy, persone più mature o con identità di genere non conformi. L’obiettivo? Portare maggiore autenticità nelle campagne pubblicitarie e sulle passerelle, dare spazio a una bellezza più sfaccettata e, talvolta, contenere i costi rispetto all’ingaggio di modelli professionisti.
Street casting: modelle dalla strada e volti autentici conquistano la moda
In Italia, la prima agenzia specializzata in street casting è nata nel 2022, fondata da Sabrina Mastrangelo, che si dedica da anni a selezionare volti inusuali per il mondo della moda. La sua missione è chiara: puntare su inclusività ed eleganza, senza pregiudizi su età, taglia o etnia. Tuttavia, non basta essere originali per diventare modelli: la fotogenia resta un requisito fondamentale. Questi cosiddetti “real people models”, pur non essendo professionisti, ricevono un trattamento economico paragonabile ai colleghi tradizionali.
Tra le sfilate più recenti che hanno fatto dello street casting un punto di forza c’è quella del marchio italiano Sunnei, che ha scelto esclusivamente persone over 50 per celebrare i suoi dieci anni. Il casting, curato da Sofia Michaud e Lorenzo de Fazio, ha richiesto un mese e mezzo di lavoro e il coinvolgimento di oltre 300 agenzie in tutto il mondo.
Street casting: dalla strada alle sfilate, la moda abbraccia l’autenticità
Non è stato un processo semplice: la sfilata è iniziata con un’ora e mezza di ritardo, alcuni modelli hanno sbagliato il percorso, ma il risultato ha avuto un impatto straordinario, tanto che diversi partecipanti hanno poi sfilato per altri brand.
Un altro esempio è Magliano, marchio italiano che dal 2016 usa lo street casting per costruire un’identità forte e riconoscibile. La casting director Julia Asaro va personalmente alla ricerca dei volti perfetti, fermando persone per strada nei luoghi chiave. “La bellezza è intensità”, spiega, sottolineando come l’obiettivo sia dare voce a chi è sempre rimasto ai margini. Magliano, infatti, non si limita a vestire i suoi modelli, ma li trasforma in parte integrante del brand, creando una comunità che lo rappresenta davvero.
Negli ultimi anni, il dibattito sulla bellezza nella moda e la ricerca di modelle è diventato sempre più acceso. Se da un lato è tornata in auge la magrezza estrema, complici anche farmaci dimagranti come l’Ozempic, dall’altro cresce la richiesta di volti autentici, che rappresentino la realtà di tutti i giorni. In questo scenario, lo street casting non è solo una moda passeggera, ma un segnale concreto di un’industria in trasformazione.