Continuiamo a occuparci della strage di Palermo, dove inizialmente sembrava che un folle avesse sterminato la sua famiglia da solo, per motivi religiosi.
Ora è emerso che sua complice è stata anche la primogenita di 17 anni, trovata con i cellulari delle vittime.
La strage di Palermo
Era ossessionato dal diavolo Giovanni Barreca, il palermitano che ha ucciso la moglie e i due figli perché era convinto fossero posseduti dal diavolo.
Sembra la trama di un macabro film horror invece è proprio quello che è accaduto pochi giorni fa. Dopo il fatto si è costituito e gli inquirenti hanno iniziato a indagare svelando dettagli molto crudi della vicenda.
In primo luogo, i vicini di casa che lo hanno spinto al folle gesto, poi il coinvolgimento di quella che invece sembrava essere l’unica sopravvissuta alla mattanza, la primogenita 17enne.
La ragazza complice degli omicidi di Palermo, trovata con i cellulari delle vittime
Come mai la figlia era riuscita a sopravvivere alla strage? Semplice, era complice della follia di suo padre, che si diceva molto religioso ma che in realtà ha commesso il peggiore dei crimini, che nulla ha a che vedere con Dio.
Come lui, anche l’adolescente sposava le teorie della setta e infatti aveva prelevato i cellulari delle vittime prima della strage, probabilmente per impedirgli di chiamare aiuto.
Così Antonella, Kevin ed Emanuel sono stati barbaramente uccisi “per essere liberati dal male” e mentre i loro corpi giacevano in casa, nella stanza di fianco dormiva la 17enne.
Interrogata dagli inquirenti, ha detto che lo rifarebbe perché la priorità era liberare la famiglia dal diavolo.
Ora si attende l’esito delle autopsie.