> > Strage Altavilla Milicia, la decisione dei giudici: 12 anni alla giovane impu...

Strage Altavilla Milicia, la decisione dei giudici: 12 anni alla giovane imputata

sentenza strage Altavilla Milicia

Condannata a 12 anni e 8 mesi la 17enne che, con il padre e due fanatici religiosi, uccise madre e fratellini in un rito di esorcismo nel 2024.

Oggi la Corte d’Assise di Palermo ha emesso la sentenza sulla strage di Altavilla Milicia avvenuta nel febbraio 2024. Giovanni Barreca, il muratore che un anno fa uccise la moglie Antonella Salomone e due dei tre figli durante un esorcismo, è stato giudicato capace di intendere e di volere. Accusati insieme a lui della strage sono Sabrina Fina e Massimo Carandente, partecipanti al rito di purificazione, e la figlia di Barreca.

Strage Altavilla Milicia: la sentenza per la figlia di Barreca

Gli omicidi si sono verificati un anno fa nella casa della famiglia, dove i quattro, per giorni, avrebbero cercato di “purificare” la famiglia Barreca dalle presenze demoniache attraverso torture di ogni genere. Oggi, 6 marzo, si è svolta la prima udienza nei confronti dei quattro imputati.

Condannata a 12 anni e 8 mesi la giovane che, insieme al padre Giovanni Barreca e ai due amici fanatici religiosi, uccise la madre e due fratellini il 10 febbraio scorso durante un rito di esorcismo. Il pm aveva chiesto 18 anni. La minorenne accusata di omicidio plurimo aggravato e occultamento di cadavere.

Strage Altavilla Milicia: il processo al padre e ai due ‘santoni’

Prima della condanna della giovane, il gup del tribunale dei minorenni aveva concluso la prima udienza in Corte d’Assise per gli imputati adulti della strage: Giovanni Barreca, ritenuto capace di intendere e volere dalla Corte, e i due fanatici religiosi Sabrina Fina e Massimo Carandente. Barreca aveva ottenuto la dichiarazione di incapacità dal gip, ma la Procura aveva fatto ricorso, che il tribunale del riesame aveva accolto.

“C’è una perizia che ha dichiarato il mio cliente infermo di mente, ha ribadito il suo legale Giancarlo Barracato.

Stamattina, l’avvocato ha riproposto la questione, ma il collegio presieduto da Vincenzo Terranova ha respinto le obiezioni, proseguendo con il processo e rigettando altre eccezioni.

Non ho mai ucciso nessuno, né ho mai avuto alcun istinto omicidiario, amo i bambini. Gli animali e i disabili. Sono fiera di essere cresciuta nella mia famiglia, ho subìto violenza da piccola, mi hanno lanciato addosso un piatto di pasta con i tenerumi bollente e sono miracolata, a detta dei medici”, ha invece dichiarato Sabrina Fina in Aula.

Il suo legale Franco Critelli ha dichiarato che si tratta di una persona incastrata, che era andata lì per portare pace, ma si è trovata di fronte a un femminicidio al quale non aveva partecipato né moralmente né materialmente.