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Storia di Donald Trump, per la seconda volta alla Casa Bianca

Washington, 6 nov. (askanews) – Donald Trump ha 78 anni, nato a New York, quarto figlio di una coppia di origini tedesche e irlandesi. A tredici anni venne mandato alla New York Military Academy, una scuola di stampo militare. Riesce a evitare la chiamata in Vietnam e negli anni universitari entra nell’azienda immobiliare di famiglia trasformandola con progetti di lusso come la Trump Tower.

Una carriera d’affari che inanella successi ma anche provvedimenti per bancarotta. Intanto comincia a diventare celebre in tv e nel 2004 esplode con il reality The Apprentice, dove con una frase, “you’re fired!, sei licenziato”, assume il tono di capo risoluto.

Si è sposato tre volte, l’ultima con l’attuale moglie Melania, e ha cinque figli in tutto.

Politicamente nasce come democratico centrista, ma dalla campagna per la Casa Bianca del 2016 come candidato repubblicano si sposta su posizioni sempre più a destra. Usa un linguaggio estrememente semplice e diretto, dipingendosi sia come il più bravo che come il più perseguitato. Diventa agli occhi dei suoi elettori una figura di outsider che rompe gli schemi tradizionali . Dalla Casa Bianca dove arriva sconfiggendo Hillary Clinton, promuove politiche di deregulation, riforma fiscale, restrizioni all’immigrazione, e ritira gli USA da vari accordi internazionali. Inoltre nomina alla Corte Suprema tre magistrati conservatori, mette in dubbio i cambiamenti climatici e l’utilità dei vaccini anti Covid.

Alle elezioni del 2020 sconfitto da Joe Biden, rifiuta di riconoscere il risultato, denunciando presunti brogli, fino all’assalto sferrato dai suoi sostenitori al Congresso il 6 gennaio 2021.

Capitolo a parte le sue vicende intricatissime con la giustizia. Almeno 26 donne lo hanno pubblicamente accusato di molestie sessuali o di stupro. A New York nel 2024 è stato condannato nel caso che coinvolge la pornostar Stormy Daniels, ma la sentenza non è ancora stata emessa; condannato anche in sede civile per aggressione e diffamazione contro la giornalista Jean Carroll, con 5 milioni di risarcimento.

Niente di tutto questo ha scalfito il sostegno dei suoi fan MAGA, o Make America Great Again come recita il suo slogan; anzi forse lo ha fatto amare anche di più, come i toni sempre più accesi fino a sfociare nelle minacce aperte dell’ultima settimana di campagna elettorale.