Oltre 1,7 milioni di lavoratori riceveranno aumenti tra settembre e ottobre.
Incrementi in busta paga da 30 a 100 euro che derivano dagli adeguamenti contenuti nei contratti collettivi nazionali di categoria più recenti firmati.
Circa 270 mila bancari, 850mila coop sociali e oltre 600mila dipendenti degli studi professionali hanno beneficiato degli aumenti salariali.
Aumenti salariali nel settore bancario
Dopo le meritate ferie di agosto, i lavoratori del settore bancario italiano hanno ricevuto una piacevole sorpresa sul loro cedolino di paga: un aumento netto di 100 euro.
Questo incremento coinvolgerà circa 270.000 dipendenti e fa parte della seconda fase dell’aumento contrattuale stabilito dall’accordo firmato dai sindacati, l’Associazione Bancaria Italiana e Intesa Sanpaolo il 23 novembre 2023. L’aumento sarà pagato in quattro tranches a partire dallo stipendio di dicembre scorso, che include anche una somma arretrata. Il nuovo contratto di lavoro per i bancari prevede un aumento medio mensile del salario di 435 euro a partire da dicembre scorso, con un pagamento degli arretrati per il periodo da luglio a novembre del 2023 con una media di 1.250 euro.
Inoltre, verrà ripristinato integralmente il calcolo del trattamento di fine rapporto a partire dal primo luglio 2023.
Ecco come saranno suddivisi gli aumenti:
– 250 euro (57,5% del totale) già erogati a dicembre
– 100 euro (23%) a settembre 2024;
– 50 euro (11,5%) a giugno 2025
– 35 euro (8%) a marzo 2026.
Esempi degli aumenti:
Nella categoria direttiva di quarto livello (QD4), lo stipendio passerà dagli attuali 4.575,56 euro ai futuri 5.160,06 euro a regime (marzo 2026); il QD3 passerà da 3.899,01 euro a 4.396,88 euro; il QD2 da 3.483,38 a 3.965,48 euro; il QD1 da 3.283,73 euro a 3.743,21 euro.
Nella terza area professionale: al quarto livello si passerà da 2.906,90 euro a 3.341,90 euro; al terzo livello da 2.684,20 euro a 3.059,49 euro; al secondo livello da 2.535,88 euro a 2.890,41 euro; al primo livello da 2.405,97 euro a 2.742,34 euro.
Infine, chi rientra nell’area unificata (ex prima e seconda area professionale) vedrà uno stipendio crescente da 2.175,euro a 2.,479,euro.