L’idea di implementare un sistema di prenotazione per visitare la Fontana di Trevi, includendo un costo di 2 euro per slot di 30 minuti (gratuito per i residenti di Roma), è stata proposta dal consigliere per il Turismo di Roma Capitale. Questo propende per una visita più decorosa e rispettosa, assicurando un’esperienza di qualità agli ospiti. Le entrate verrebbero reinvestite nella manutenzione del monumento e nella contrattazione di staff addizionale per gestire la sicurezza e il flusso di visitatori, generando così nuovi posti di lavoro. Il consigliere ha sottolineato il fatto che l’aumento del turismo sta portando prosperità e occupazione, in linea con gli obiettivi che erano stati stabiliti. Tuttavia, c’è la necessità di fare in modo che il turismo sia più compatibile con la vita della città. L’idea, al momento allo stadio di valutazione, è quello di limitare e controllare l’accesso a uno dei monumenti più affascinanti del mondo. Lo scopo è rendere la visita alla Fontana di Trevi un’esperienza piacevole e organizzata, evitando situazioni caotiche dove i turisti si urtano l’un l’altro per ottenere il selfie perfetto, o dove qualcuno potrebbe arrivare con cibo da asporto e gettare patatine nell’acqua nella speranza che un gabbiano le raccolga.
L’intento è di preservare questo monumento per evitare che alcuni turisti si comportino inappropriatamente, imitando le gesta di Mastroianni, e assicurare che possano apprezzare questa meraviglia architettonica per cinque-dieci minuti in pace e tranquillità. Come potremmo organizzarci? Idealmente attraverso un sistema di prenotazione online, gratuito per i residenti di Roma, con un costo simbolico di 2 euro per i turisti. Le entrate sarebbero reinvestite per creare posti di lavoro, assumendo steward e hostess che potrebbero gestire gli ingressi e le uscite, possibilmente in slot di 30 minuti.