La presentazione del libro di Stefano Massini al Salone del Libro di Torino è degenerata: lo scrittore è stato aggredito da parte di un uomo anziano che ha apertamente manifestato il suo sostegno a Hitler.
L’aggressione a Stefano Massini a Torino
L’aggressore ha inveito contro Massini, intento ad affrontare il tema degli ebrei mentre presentava il suo volume sul Mein Kampf: l’uomo ha accusato lo scrittore di manipolare la storia e sostenendo che Hitler avesse ragione.
«Voi comunisti senza contraddittorio camuffate la storia e la state riscrivendo. Ma ora finalmente possiamo dire la verità», ha urlato l’uomo prima di essere allontanato dall’evento.
Alla fine dell’evento, l’aggressione è culminata strattonamenti e insulti, mentre il servizio d’ordine ha allontanato l’uomo, consentendo allo scrittore di lasciare il Salone in sicurezza.
Le parole di Stefano Massini dopo l’evento
«Ero in Sala Azzurra al Salone del Libro per presentare alle 17:30 il mio libro Mein Kampf. Sono stato aggredito verbalmente insieme a Danilo Singer che conduceva l’incontro, poi strattonato e spintonato».
Inoltre, all’ANSA, lo scrittore aggiunge:
«Era un uomo di circa 70 anni che al mio arrivo mi fissava e mi seguiva come se volesse dirmi qualcosa. Si è seduto in prima fila. Durante l’incontro ha cominciato a inveire a bassa voce verso di me. Mi diceva ‘comunista, tu vai da Fazio, vi raccontate le cose senza contraddittorio, Hitler non era cosi come lo descrivi’».
Lo scrittore conclude:
«La responsabile Einaudi, che era con me, è andata a chiamare il servizio d’ordine, ma gli insulti sono andati avanti al firma copie, con frasi come ‘Hitler aveva ragione, voi comunisti state riscrivendo la storia’. Gli ho risposto: ‘siamo nella città di Gobetti’ e alcuni ragazzi hanno applaudito le mie parole. L’uomo è stato allontanato ma non fermato, vista anche l’età. Sono stato scortato prima a un altro incontro a cui volevo assistere, poi fino alla mia auto».