La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha condiviso la propria visione sulla gestione dell’immigrazione durante un incontro con il Primo Ministro britannico, Keir Starmer.
Meloni ha evidenziato la necessità di non aver paura di sperimentare nuovi approcci nel trattamento dei migranti. Ha discusso inoltre del protocollo tra Italia e Albania, al quale il governo britannico presta grande attenzione, fornendo informazioni aggiuntive per comprenderne meglio il funzionamento. La realizzazione del progetto con l’Albania richiederà del tempo, ma Meloni ha sottolineato l’importanza di farlo correttamente, nonostante le pressioni a livello internazionale.
Meloni ha anche discusso un innovativo modello di gestione dei richiedenti asilo, che prevede la creazione di centri di trattamento nel territorio albanese, ma sotto la giurisdizione italiana ed europea.
Questo approccio non era stato precedentemente sperimentato, ma Meloni crede fermamente nel suo potenziale di successo.
Sulla questione del rispetto dei diritti dei migranti che saranno trasferiti in Albania, Meloni ha chiarito che tali diritti saranno protetti dalla giurisdizione italiana ed europea.
Infine, Meloni ha riaffermato l’importanza di intensificare gli sforzi per combattere il traffico di esseri umani, attraverso una maggiore cooperazione tra le forze di polizia e i servizi di intelligence, adottando lo stesso mantra di due famosi magistrati antimafia italiani, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, “follow the money”.
Giorgia Meloni ha dichiarato che l’autorizzazione per Kiev per usare armi a lunga distanza non è in questione in Italia, precisando che si tratta di scelte effettuate da ogni nazione conformemente alle proprie leggi e costituzione. Si è svolto un dialogo riguardo alla questione con altri paesi, ha spiegato Meloni. Tuttavia, ha insistito sul fatto che non si tratta di un retrocesso sul tema dell’Ucraina.
Il Primo Ministro britannico, nel suo intervento rivolto a Meloni, ha lodato il suo forte impegno in particolare riguardo alla questione ucraina, affermando che lavoreranno insieme, lato a lato, per il tempo che sarà necessario.
Da parte di Leonardo e Marcegaglia, due società italiane, sono stati confermati 485 milioni di sterline di investimenti nella difesa del Regno Unito, così come nella crescita pulita e nell’innovazione.
Meloni ha avuto un incontro con Starmer, che si è protratto oltre quanto pianificato. Nessun assistente era presente durante la discussione, seguita poi da una passeggiata nel Parco di Villa Pamphilj e un pranzo di lavoro prima della conferenza stampa congiunta.
Starmer, durante la sua visita al centro di coordinamento per l’immigrazione a Roma, ha affermato la comune intenzione di combattere insieme il crudele traffico di persone oltre le frontiere. Ci sono state riduzioni drammatiche, ha detto Starmer, ed è interessato a capire come ciò sia stato possibile. Ha sottolineato l’importanza di lavorare a monte nei paesi di origine delle persone e ha espresso la sua credenza che il modo migliore per affrontare il problema sia impedire alle persone di viaggiare.
Non servono più astuzie, ha concluso.
Starmer, il leader del governo attuale, ha affermato che si impegnerà contro le bande di criminali che fanno affari illeciti attraverso il confine, sfruttando la vita di individui di ogni genere ed età, come riportato in un comunicato di Downing Street. Il suo viaggio a Roma, dove si è incontrato con Meloni, riguardava principalmente la gestione dell’immigrazione irregolare, e ha incluso una discussione riguardo l’accordo di accoglienza tra l’Italia e l’Albania per le persone che cercano asilo.
Durante la visita, Starmer e la Prima Ministra italiana Meloni, hanno discusso il modo in cui l’Italia ha avuto successo nella rimozione dell’immigrazione irregolare, riportando una diminuzione del 60% del fenomeno negli ultimi dodici mesi, una vittoria attribuita alla rigida aderenza alla legge e alla collaborazione internazionale.
Starmer era accompagnato da Martin Hewitt, il nuovo responsabile del gruppo di lavoro istituito dal governo laburista con l’obiettivo di fermare gli arrivi illegali lungo le coste del Regno Unito, un’alternativa alla strategia Rwanda del precedente governo conservatore riguardante il trasferimento dei richiedenti asilo in quel paese africano.
Quest’ultimo è stato cancellato dal nuovo primo ministro una volta insediato a Downing Street lo scorso luglio, principalmente per questioni di costi e percepita inefficacia come deterrente.
Nel frattempo, nel Regno Unito, Starmer è sotto pressione da parte di alcuni membri del parlamento e delle organizzazioni non governative che lo accusano di voler emulare le politiche dell’estrema destra italiana sull’immigrazione illecita, come riportato in prima pagina dal giornale di sinistra Guardian.