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Un incubo che dura da anni
Da anni, una famiglia di Massa Lombarda vive un vero e proprio incubo a causa di comportamenti persecutori da parte di un’anziana residente nello stesso condominio. La situazione è degenerata al punto che, dopo numerose segnalazioni e denunce, la donna è stata chiamata a rispondere di stalking davanti al giudice. Gli episodi di molestie, iniziati nel 2014, hanno coinvolto dispetti quotidiani, insulti e minacce, culminando in un uso smodato di spray al peperoncino negli spazi comuni del palazzo.
Le accuse e le indagini
Secondo le indagini condotte dal pubblico ministero Marilù Gattelli, la donna avrebbe iniziato a infastidire i vicini con richieste futili e lamentele riguardo al rumore dei bambini che giocavano. Con il passare del tempo, le sue azioni sono diventate sempre più invasive: suonava una trombetta nel cuore della notte, sbatteva oggetti contro il muro e metteva la musica a tutto volume durante il giorno. La famiglia presa di mira ha deciso di costituirsi parte civile, assistita dall’avvocato Ivano Guadagnini, per mettere fine a questa situazione insostenibile.
Il processo e le possibili conseguenze
La signora, 81 anni, si è presentata davanti al Gup Andrea Galanti per rispondere delle accuse. Mentre l’imputata sembra intenzionata a patteggiare la pena con il suo avvocato Gian Luigi Manaresi, la famiglia vittima di stalking spera che il processo possa portare a una risoluzione definitiva della vicenda. Questo caso solleva interrogativi importanti sulla sicurezza e la convivenza nei condomini, evidenziando come comportamenti persecutori possano avere un impatto devastante sulla vita quotidiana delle persone.