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Circa 1.500 i dipendenti che saranno probabilmente licenziati dall’azienda Spotify entro la fine del 2023.
Il CEO Daniel Ek ha reso noto tramite un messaggio: “Per allineare Spotify ai nostri obiettivi futuri e assicurarci la dimensione giusta per le sfide che abbiamo davanti, ho preso la difficile decisione di ridurre di circa il 17% il personale della società”.
Spotify, destino segnato per il 17% dei dipendenti
Entro la fine dell’anno, il 17% dei dipendenti Spotify potrebbe trovarsi in mezzo alla strada. Una situazione terribile per oltre un migliaio di famiglie, spiegata tuttavia da Ek come un sacrificio per il bene dell’azienda, ovvero: “Un passo cruciale per creare una più forte ed efficiente Spotify nel futuro”.
Spotify ha già licenziato 800 dipendenti
I nuovi tagli da Spotify arrivano dopo che l’azienda ha già mandato a casa 600 dipendenti a gennario e altri 200 lo scorso giugno. Ma non finisce qui: Ek ha già anticipato che dopo i 1500 licenziamenti, ha già deciso di effettuare “riduzioni minori nel corso del 2024 e 2025”.
Licenziamento dipendenti Spotify: un sacrificio per il bene dell’azienda
Daniel Ek ha giustificato questi licenziamenti di massa in questo modo: “Un’azione sostanziale per ridimensionare i nostri costi era l’opzione migliore per raggiungere i nostri obiettivi”.