Spotify è uno dei siti di streaming musicale più popolari nel mondo che conta milioni di utenti iscritti con un piano di abbonamento valido. Tuttavia in questi ultimi giorni si è verificato un down per le versioni craccate che quindi funzionano senza tutti gli aggiornamenti delle versioni a pagamento. Si vocifera che possa centrare l’Intelligenza Artificiale.
Spotify e l’AI: una simbiosi duratura
Spotify è un servizio che ha sin dal suo debutto o quasi fatto uso dell’AI per interagire con gli utenti. Come riporta Forbes il primo servizio implementato tramite AI fu “Music & Discover” ovvero una o più playlist basate sui gusti musicali dell’utente.
Ora questo rapporto si è evoluto e con il passare degli anni sono state implementate innovazioni come ad esempio il Wrapped che non è nient’altro che un riassunto dei brani ascoltati durante un anno, fatto tramite AI entro il 31 dicembre, oppure AI DJ che ha debuttato nel 2023. Esso consisteva nel dar voce tramite l’intelligenza artificiale ad un DJ virtuale che mixava le canzoni come farebbe un vero DJ.
Questi esempi sono la perfetta rappresentazione di come Spotify abbia sempre sfruttato gli algoritmi generati dall’Intelligenza Artificiale per creare un esperienza fedele all’utente e che quindi lo avrebbe portato ad utilizzarlo sempre più.
AI evoluta, cambieranno gli abbonamenti al servizio di musica in streaming?
Spotify lavorando con AI sta studiando dei modi per migliorarla ed allo stesso tempo rendere più fruibile ed intuitiva l’esperienza d’ascolto. Il prossimo passo, come riporta la rivista americana potrebbe essere quello di avere remix interamente creati tramite AI.
Un utilizzo così massiccio dell’Intelligenza Artificiale creerà differenze tra gli abbonamenti che è possibile sottoscrivere. Al momento non vi sono dichiarazioni in merito da parte del colosso svedese.
Quel che è certo è che seguendo quanto fatto da Google con Gemini, il sistema di streaming musicale sta per compiere un altro importante passo in avanti. Solo il tempo ci dirà in quale direzione.