Roma, 6 feb. (Adnkronos) – “Dopo un’intera giornata di richieste di chiarimento da parte delle opposizioni, ieri Palazzo Chigi ha diffuso una nota in cui negava ogni responsabilità sullo spionaggio di giornalisti e attivisti con lo spyware Paragon, prodotto da un’azienda israeliana di nascita, ma che fa capo a un fondo statunitense. Paragon Solutions aveva un contratto con il governo italiano, che avrebbe deciso di rescinderlo nella serata di mercoledì. La notizia è stata riportata dal quotidiano britannico The Guardian". Lo dice Angelo Bonelli, parlamentare di AVS e co-portavoce di Europa Verde.
"Dopo le verifiche a seguito delle prime indiscrezioni sui potenziali abusi commessi, l'azienda mercoledì sera ha rescisso il contratto dopo aver appurato che a essere intercettati non erano solo criminali, ma anche attivisti e giornalisti: sarebbero stati violati i termini di licenza e il quadro etico".
"Se la notizia fosse confermata, vorremmo sapere chi sono i soggetti, nell'esecutivo italiano o nelle agenzie alle dirette dipendenze del governo, che utilizzavano il software. Ci troviamo di fronte all'ennesimo episodio gravissimo: la Presidenza del Consiglio, nella nota diffusa ieri sera, smentiva di aver mai spiato giornalisti e attivisti, senza però rivelare di aver usato Paragon. Oggi, invece, il quotidiano The Guardian fornisce una versione opposta a quella di Palazzo Chigi. Il governo venga in Aula a spiegare pubblicamente quanto accaduto. La sede del chiarimento non può essere il Copasir, dove il gruppo parlamentare AVS non è rappresentato".