In realtà, questa era solo una parte, sebbene preponderante, della rigida disciplina imposta ai fanciulli di Sparta, città guerriera per antonomasia; anche l’amore, infatti, faceva parte del bagaglio culturale impartito dal precettore ai suoi allievi.
Per amore si intende quello omosessuale, non soltanto diffuso ma addirittura incoraggiato nell’antica Grecia; le relazioni potevano essere vissute tra coetanei o con adulti esperti che potessero iniziare i più piccoli alla sessualità.
Tuttavia, vigevano in proposito regole ben precise cui non era possibile sfuggire; la pederastia, considerata la forma d’amore ideale (più di quello eterosessuale), era anch’essa severamente controllata dall’alto dallo Stato.