Thomas Matthew Crooks, attentatore di Donald Trump, aveva esplosivi nella sua auto e a casa. L’arma con cui ha sparato era del padre.
Spari contro Trump, l’attentatore aveva esplosivi in auto e a casa: “L’arma era del papà”
Thomas Matthew Crooks aveva esplosivi all’interno della sua auto e anche a casa, come riportato dal Wall Street Journal. Il giovane ha sparato e ferito l’ex presidente Donald Trump. La polizia ha ricevuto molte segnalazioni di pacchi sospetti nei pressi del luogo in cui è avvenuto l’attentato e sono stati chiamati sul posto degli artificieri. Un funzionario delle forze dell’ordine, citato dalla Cnn, ha spiegato che anche in casa dell’attentatore sono stati trovati esplosivi. Sempre secondo i media Usa l’attentatore indossava una maglietta del popolare canale Youtube pro-armi Demolition Ranch.
Le forze dell’ordine ritengono che l’arma usata per sparare a Donald Trump sia stata acquistata dal padre del 20enne. Due ufficiali, rimasti anonimi, hanno dichiarato all’Ap che il padre di Crooks aveva acquistato quell’arma almeno sei mesi fa.
Spari contro Trump: le accuse al Secret Service
Donald Trump, appena si è ripreso, è tornato a caricare i suoi. “In questo momento è più importante che mai rimanere uniti e mostrare il nostro vero carattere di americani, rimanendo forti e determinati e non permettendo al male di vincere” ha dichiarato l’ex presidente. “Non vedo l’ora di parlare alla nostra grande nazione questa settimana dal Wisconsin” ha aggiunto l’ex presidente.
L’Fbi è al lavoro per ricostruire l’attentato e il movente che spinto il 20enne a salire sul tetto e sparare, crescono le accuse al Secret Service. Stephen Moore, consigliere senior della campagna di Donald Trump, ha sottolineato che se il proiettile fosse arrivato un pollice più in là rispetto alla testa di Trump si sarebbe parlato di omicidio. “Di sicuro Trump ha bisogno di maggiore protezione: ora ci si chiede se al Secret Service fossero completamente preparati” ha aggiunto.