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A Frosinone, la tranquillità è stata turbata poco prima delle 19:30 nella vivace via Aldo Moro, cuore pulsante della città, di fronte allo Shake Bar, luogo di incontro per i giovani del quartiere.
Una sparatoria improvvisa ha sconvolto la scena, lasciando dietro di sé un tragico bilancio: una persona deceduta e altre tre ferite, tutte colpite da proiettili. Un 23enne albanese è stato arrestato dalla Squadra Mobile.
Sparatoria Frosinone: scontro tra gruppi
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, si sono scontrati due gruppi di individui provenienti da contesti diversi, evidenziando una situazione di tensione persistente. Questo non è un episodio isolato; secondo le indagini di Repubblica, si tratta della quarta sparatoria in soli otto mesi.
Gli investigatori sospettano che possa essere in corso una rivalità tra bande per il controllo e la gestione dei territori di spaccio.
Convocato il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica
Il prefetto di Frosinone, Ernesto Liguori, ha convocato per la mattina del 10 marzo il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per discutere della situazione. La vittima, un giovane albanese, ha perso la vita, uno sul colpo.
Uno dei feriti è molto grave, si trova ricoverato in condizioni critiche.
Le cause della sparatoria
La sparatoria, ancora una volta, sembra essere stata scatenata da tensioni legate al traffico illegale di droga, secondo quanto riportato dal Corriere. Due individui a bordo di una Lancia Ypsilon si sono avvicinati in auto, e dopo poche parole, uno dei due ha estratto una pistola, aprendo il fuoco in modo rapido e preciso, colpendo tutte e quattro le persone sedute al tavolino.
Una delle vittime, riporta Repubblica, è caduta a terra senza vita sul colpo, mentre le altre tre hanno cercato di ripararsi mentre i due aggressori fuggivano a piedi. Il sindaco ha confermato che è stato “Convocato il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza”.