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Un episodio tragico a Santa Maria a Monte
Un drammatico episodio di violenza familiare ha scosso la tranquilla località di Santa Maria a Monte, in provincia di Pisa. Un uomo di 63 anni, noto per essere l’esecutore materiale dell’omicidio di Maurizio Gucci nel 1995, ha sparato al figlio di 37 anni durante una violenta lite avvenuta all’interno della loro abitazione.
L’episodio ha portato entrambi i protagonisti in ospedale, con il padre in condizioni critiche e il figlio che, pur non essendo in pericolo di vita, necessita di un intervento chirurgico.
Le dinamiche della sparatoria
Secondo le prime ricostruzioni, il conflitto tra padre e figlio è degenerato rapidamente. Il 63enne, Benedetto Ceraulo, ha sparato al volto del figlio con una pistola di piccolo calibro, prima di rivolgere l’arma contro se stesso, ferendosi gravemente. Il figlio, dopo essere stato colpito, è riuscito a fuggire dall’abitazione e a contattare i soccorsi, mentre il padre è rimasto in casa, dove ha tentato di togliersi la vita. L’intervento tempestivo del 118 e dell’elisoccorso Pegaso ha permesso di trasportare entrambi i feriti in ospedale, dove le loro condizioni sono state immediatamente valutate dai medici.
Un passato turbolento
La storia di Ceraulo è segnata da un passato criminale di grande rilevanza. Condannato all’ergastolo per l’omicidio di Gucci, la sua pena è stata successivamente ridotta a 28 anni e 11 mesi. Durante la detenzione, ha partecipato a programmi di reinserimento sociale, ma il suo rilascio non ha cancellato le ombre del suo passato. Trasferitosi a Santa Maria a Monte da un paio d’anni, Ceraulo viveva da solo in una casa in affitto, ma per le festività pasquali aveva accolto il figlio, un incontro che si è rivelato fatale. Le indagini sono ora in corso da parte dei carabinieri della compagnia di San Miniato, che stanno cercando di ricostruire le dinamiche che hanno portato a questo tragico evento.