Lucrezia Ciotti Una svolta nelle indagini sulla sparatoria che ha sconvolto Monreale. I carabinieri del Comando provinciale di Palermo, su disposizione della Procura, hanno eseguito un provvedimento di fermo nei confronti di un sospettato. Dopo ore di accertamenti e testimonianze, è stata finalmente resa nota l’identità della persona coinvolta, mentre proseguono senza sosta gli approfondimenti per chiarire ogni dettaglio della vicenda.
Le vittime nella sparatoria a Monreale
Nella notte tra sabato e domenica, piazza Duomo a Monreale, a circa 10 chilometri da Palermo, è stata teatro di una sparatoria in cui hanno perso la vita tre giovani. La tragedia sarebbe nata da una violenta rissa tra un gruppo di palermitani e alcuni ragazzi del posto. Altri due giovani, di 33 e 16 anni, sono rimasti feriti, ma le loro condizioni non destano particolari preoccupazione.
Le indagini, condotte dai carabinieri, sono in pieno svolgimento: gli investigatori stanno raccogliendo le immagini delle telecamere di sorveglianza per risalire agli autori degli spari. Decine di testimoni sono stati ascoltati nel corso della notte.
Stando ai primi risultati autoptici, sarebbero stati esplosi almeno venti colpi d’arma da fuoco.
Una ventina di colpi d’arma da fuoco ha stroncato le vite di Massimo Pirozzo, 26 anni, Salvatore Turdo, 23, e Andrea Miceli, 25 anni, lasciando feriti altri due giovani — uno dei quali minorenne — attualmente ricoverati all’ospedale Civico di Palermo.
Gli inquirenti sospettano che a sparare siano stati due uomini. Le attenzioni si concentrano su due palermitani del quartiere Zen, già sottoposti a interrogatorio in caserma. Al momento, sui contenuti degli interrogatori viene mantenuto il massimo riserbo.
Sparatoria a Monreale, 3 ragazzi uccisi e 2 feriti: fermato un sospettato
C’è un fermo per la sparatoria avvenuta a Monreale. La Procura di Palermo ha disposto l’arresto di un 19enne del capoluogo, accusato di strage, porto abusivo e detenzione illegale di arma da fuoco.
Il fermato si chiama Salvatore Calvaruso ed è già noto alle forze dell’ordine per piccoli precedenti. È stato trasferito nel carcere Pagliarelli di Palermo. Le indagini si concentrano anche su un altro sospetto, ripreso dalle telecamere mentre si allontanava a bordo di uno scooter dal luogo dell’agguato.