Spacciavano cocaina anche sulle piste da sci della Valtellina. Questa è la scoperta che ha fatto la polizia di Stato, smantellando una vasta rete di spaccio gestita dalla mafia degli Scutari che operava principalmente a Livigno, in provincia di Sondrio. Un’operazione che ha portato all’arresto di 13 persone coinvolte nei fatti.
Spaccio in presenza di bambini
L’operazione denominata “Apre’s-ski” ha permesso di comprendere nel dettaglio l’intero funzionamento del sistema messo in piedi dagli Scutari. Una rete di narcotraffico che non operava solo in Italia, ma anche a Bruxelles. Il gruppo criminale, hanno sottolineato le forze dell’ordine, operavano con una certa audacia, usando anche delle donne che, in presenza dei loro bambini, vendevano la droga senza alcun problema.
A tenere ben connessi i vari trafficanti ci pensava un latitante indagato per omicidio che faceva parte della mafia degli Scutari. A quanto pare l’organizzazione ha messo in piedi l’intera operazione perché attirata dagli enormi profitti previsti da tale attività in una zona turistica molto nota e frequentata come Livigno.
Al passo con i tempi
I vertici del gruppo criminale albanese non disdegnavano nemmeno i social network, usando questi siti per pubblicare senza farsi troppi scrupoli armi d’assalto e soldi provenienti dalle loro attività illecite.
Tutti i dettagli sull’intera operazione saranno condivisi nel dettaglio oggi alle 11 durante una conferenza stampa.