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Usa, in South Carolina Brad Sigmon, 67 anni, è stato condannato a morte. L’uomo ha scelto di morire con la fucilazione invece che con la sedia elettrica o con l’iniezione letale. Ecco cosa è accaduto.
Condannato a morte in South Carolina sceglie la fucilazione, cosa è accaduto
Si chiama Brad Keith Sigmon, ha 67 anni, ed è del South Carolina. L’uomo è stato condannato a morte per l’omicidio dei genitori della sua ex fidanzata ma per morire ha preferito la fucilazione alla sedia elettrica e all’iniezione letale. Accadrà domani, 7 marzo, davanti a un plotone di esecuzione. Tre agenti si metteranno a poco più di 4,5 metri di distanza da lui, in una stanza a prova di proiettili.
Brad sarà seduto su una sedia. I familiari, i reporter e il suo avvocato assisteranno all’esecuzione da una stanza nello stesso palazzo. E’ il primo utilizzo di questo metodo di esecuzione da parte dello Stato del South Carolina. Il suo avvocato ha affermato in un’intervista che Sigmon era “spaventato” e aveva scelto la fucilazione a causa delle preoccupazioni sul processo di iniezione letale, che l’avvocato ha descritto come “avvolto nel segreto”.
Il suo avvocato e i sostenitori della pena di morte hanno chiesto clemenza
Sigmon è stato più volte sul punto di essere giustiziato negli ultimi quattro anni: le date delle esecuzioni sono state sospese o annullate nel 2021, e un’altra è stata sospesa nel 2022 a causa delle contestazioni al protocollo sulla pena di morte dello Stato e della carenza del farmaco per l’iniezione letale.
“Brad è la ragione per cui esiste la clemenza”, ha detto in un’intervista Gerald “Bo” King, l’avvocato difensore di Sigmon per la pena capitale. “Quando è stato condannato a morte per la prima volta, non si capiva nulla di questa malattia mentale ereditaria che causava questi episodi irrazionali. Aveva danni organici al cervello fin dall’infanzia e stava cercando di curarsi con droghe da strada”.
La fucilazione in USA
La fucilazione è legale in cinque Stati: Utah, South Carolina, Idaho, Mississippi, Oklahoma. Secondo il Death Penalty Information Center sono stati circa 150 i detenuti uccisi tramite fucilazione dal 1608, dal 1976 ne sono state eseguite soltanto tre e tutte e tre nello Utah, l’ultima nel 2010. Dopo le notizie di morti lente e dolorose causate dalle iniezioni letali, la fucilazione è stata scelta da molti detenuti.