Milano, 11 nov.
(askanews) – In Italia c’è una generale sensazione di preoccupazione e impotenza di fronte alla crisi ambientale. Il 61% della popolazione è infatti convinto che le azioni individuali, da sole, non bastino per vincere la sfida dei cambiamenti climatici. Così Nespresso lancia il primo “Osservatorio Partecipativo su Economia Circolare. Impatto sulle Comunità locali e territori”, realizzato in collaborazione con l’Istituto di ricerca Swg. Un progetto ispirato alla consolidata esperienza di Nespresso in chiave di riciclo e circolarità che punta a raccogliere e analizzare i bisogni delle comunità, dando voce alle opinioni e alle aspettative di ciascuno di noi.
“La parola importantissima di questo Osservatorio – ha detto ad askanews Silvia Totaro, responsabile Sostenibilità di Nespresso in Italia – è giustamente ‘partecipativo’, perché per noi è uno strumento sul quale abbiamo voluto coinvolgere la popolazione italiana proprio per capire quali fossero le loro aspettative, le loro esigenze, i loro desiderata in ambito di sviluppo sostenibile, in modo tale da riuscire a indirizzare ancora meglio le nostre azioni per riuscire a creare del valore condiviso percepibile sicuramente dalle comunità”.
La sfida è insomma mettere a punto una strategia di sostenibilità aziendale condivisa con la popolazione. “Come azienda – ha aggiunto Totaro – noi crediamo tanto nell’esempio che possiamo dare e nel coinvolgere proprio le persone per lanciare delle progettualità insieme. Quindi creare una strategia in modo tale che si possa in questo caso reinnescare un sentimento di fiducia: lavorare insieme per far vedere che i risultati possono essere raggiunti, comunemente. Quindi sicuramente questo osservatorio continuerà proprio con lo scopo di continuare ad ascoltare le persone per andare nella stessa direzione”.
Un’iniziativa che punta soprattutto a coinvolgere i più giovani nella promozione di una nuova cultura della sostenibilità e dell’economia circolare. “Nespresso ci tiene tantissimo a continuare a portare avanti azioni concrete, tangibili e soprattutto ad educare. Anche perché, soprattutto le popolazioni giovani, si aspettano tanto questo, perchè sono le generazioni più responsabili di quello che avverrà in futuro. Quindi, sicuramente, come azienda, supportare questo percorso di comunicazione efficace, di educazione e di condivisione, è essenziale per poter costruire effettivamente un futuro dove ci sia ancora la speranza che le sfide climatiche e non solo possano essere vinte tutti insieme”.
Nel panel organizzato per presentare i risultati dell’Osservatorio, che si focalizza anche sul ruolo fondamentale delle imprese in chiave di transizione sostenibile, è intervenuta anche la biologa Federica Gasbarro.”Le parole volano – ci ha detto – e gli esempi trascinano. Le aziende possono fare moltissimo e quello che già sta facendo Nespresso dà un segnale molto forte alla società e ai giovani. È importante nella percezione delle persone, dei consumatori ed è importante per il nostro futuro, perché l’azione del singolo conta, ma l’azione dell’azienda e delle istituzioni in blocco, fa la differenza.
Ovviamente tutto parte dalla conoscenza di un problema, dal far sì che diventi proprio. E allora solo in quel momento si potrà effettivamente essere disposti ad agire per un futuro migliore”.