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Sostenibilità, a Pradamano nasce un nuovo bosco urbano di 1.000 piante

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Roma, 5 apr. (Adnkronos) - Un nuovo polmone verde per contribuire all’assorbimento delle emissioni di CO2 e arricchire la biodiversità locale. Arriva in Friuli-Venezia Giulia, e in particolare nel territorio di Pradamano, alle porte di Udine, il progetto ‘Le città che respi...

Roma, 5 apr. (Adnkronos) – Un nuovo polmone verde per contribuire all’assorbimento delle emissioni di CO2 e arricchire la biodiversità locale. Arriva in Friuli-Venezia Giulia, e in particolare nel territorio di Pradamano, alle porte di Udine, il progetto ‘Le città che respirano’ di Nespresso, in collaborazione con Legambiente e AzzeroCO2, che ha l’obiettivo di sostenere e valorizzare il patrimonio ambientale e paesaggistico italiano, intervenendo in aree del territorio che necessitano di tutela tramite creazione di nuovo verde, ripristino naturale e sostegno alla biodiversità.

Un progetto che dal 2020 ha permesso di riqualificare diversi territori tra Piemonte, Lombardia, Lazio e oggi in Friuli-Venezia Giulia con interventi urbani e in Puglia, Sardegna e Sicilia per supportare aree colpite da gravi incendi. Una iniziativa che negli anni è cresciuta sempre di più implementando interventi per oltre 72.000 mq di nuovo verde.

Il progetto coinvolge precisamente un’area situata tra il quartiere residenziale di Via Carducci e il fiume Torre con un’estensione complessiva di circa 5.000 mq. Il progetto ha portato alla messa a dimora di 1.000 nuove piante, che con il tempo daranno vita ad un polmone verde capace di potenziare la biodiversità del territorio e generare un rinnovamento ecologico dell'ecosistema locale. Con l’introduzione di questi nuovi alberi e arbusti, si vuole infatti innestare un cambiamento positivo nel tessuto naturale della zona che possa offrire benefici di lungo termine alla comunità e all'ambiente circostante. Il nuovo bosco urbano, destinato a diventare un’oasi verde, è stato progettato per integrarsi ed estendere la fascia boscata lungo il fiume Torre.

Oltre a fornire un rifugio per la microfauna della zona, l’area naturalizzata, svolgerà un ruolo cruciale nella salvaguardia e nella promozione della biodiversità e agirà come barriera naturale, essenziale per il mantenimento e il rafforzamento dell'equilibrio ecologico di questi luoghi. Le piante introdotte, grazie alla loro capacità di filtrare le emissioni nocive, avranno infatti un impatto positivo sulla qualità dell’aria e contemporaneamente contribuiranno alla regolazione del microclima, favorendo la resilienza del territorio agli eventi climatici estremi. La selezione delle specie arboree e arbustive, che include acero campestre, olmo, ontano nero, carpino bianco e frassino maggiore, è stata accuratamente studiata per rispettare le condizioni climatiche e naturalistiche della zona, garantendo così lo sviluppo di un ecosistema ricco e variegato.

L’iniziativa ‘Le città che respirano’, lanciata nel 2020 da Nespresso, rientra in ‘Mosaico Verde’ la campagna nazionale per la forestazione di aree verdi, il recupero degli ecosistemi terrestri e acquatici e la rigenerazione ambientale, promossa da AzzeroCO2 e Legambiente. “L'amministrazione comunale di Pradamano ha aderito su base volontaria al Patto dei Sindaci per Clima e Energia, finalizzato a dar vita a un percorso virtuoso con l’impegno di ridurre le proprie emissioni entro il 2030 e ha approvato il Piano di Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima. Ringraziamo Nespresso, AzzeroCO2 e Legambiente per aver aderito al nostro progetto di riforestazione urbana che rappresenta un esemplare atto di impegno per il nostro ecosistema e si armonizza pienamente con gli obiettivi definiti dall'amministrazione comunale – afferma Daiana Miani, assessore all'Ambiente, Urbanistica e Edilizia del Comune di Pradamano – Questo progetto non è solo un investimento nel futuro del nostro ambiente, ma segna anche un avanzamento decisivo verso la capacità di resilienza e adattamento del nostro territorio di fronte alle sfide poste dal cambiamento climatico".

Quello realizzato a Pradamano è un progetto che vuole contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio e al miglioramento della qualità della vita della comunità locale. Crescendo, infatti, gli alberi andranno a creare delle zone d’ombra che, oltre ad offrire sollievo durante i mesi caldi dell’estate, mitigheranno l’effetto delle isole di calore. Questo porterà un ambiente più fresco e accogliente, che inviterà i residenti a fruire appieno degli spazi verdi rigenerati, a tutto vantaggio della socialità. Inoltre, le nuove piante andranno ad impreziosire il panorama, arricchendolo non solo in termini ambientali ma anche paesaggistici.

“L’intervento qui in Friuli insieme a Legambiente e AzzeroCO2, rappresenta un importante tassello del progetto ‘Le città che respirano’ iniziato 4 anni fa, e conferma il nostro impegno costante sul territorio italiano e verso le comunità che tutti i giorni lo abitano. Nei paesi di origine del caffè, così come fin qui in Italia, portiamo avanti la volontà di continuare a investire in attività di tutela ambientale e sostenibilità, anche a favore delle persone. Il progetto ‘Le città che respirano’ è parte, infatti, del programma di iniziative ‘Nespresso per l’Italia’ con cui ci attiviamo concretamente sul territorio con azioni in grado di generare un impatto positivo e un approccio circolare, come ad esempio anche il riciclo delle nostre capsule di caffè in alluminio che possono essere recuperate riportandole nelle nostre Boutique e in isole ecologiche partner e avviate a riciclo”, osserva Silvia Totaro, Sustainability She Manager di Nespresso Italiana.

“Legambiente F-VG è particolarmente contenta per questa iniziativa di Nespresso assieme ad AzzeroCO2. Vi abbiamo contribuito con entusiasmo fin da subito consci del fatto che piantare alberi è un’attività sempre utile per l’ambiente ed educativa per rafforzare i legami della popolazione locale, ed in particolare dei bambini, con il proprio territorio – dice Emilio Gottardo, Legambiente Friuli-Venezia Giulia – Speriamo che altri comuni ed altre iniziative analoghe a questa possano realizzarsi nel prossimo futuro perché la pianura friulana ha molto bisogno di alberi, di verde e di ambienti ove la natura possa ricostituirsi almeno in parte dando il suo contributo di vivibilità e bellezza”.

"In un momento storico in cui siamo chiamati a fronteggiare gli effetti sempre più tangibili dei cambiamenti climatici, il nostro impegno è incentrato sul rafforzare il tessuto verde dei territori con l’obiettivo di renderli più resilienti e promuoverne uno sviluppo sostenibile e integrato con il contesto naturale – sottolinea Elena Piazza, responsabile progetti forestazione di AzzeroCO2 – L’iniziativa rientra nel progetto europeo ‘Life Terra’ che vede Legambiente come unico partner italiano e del quale noi siamo sostenitori, un esempio concreto di come il lavoro sinergico tra diverse realtà consenta di restituire pregio ai nostri territori e consegnare ai cittadini luoghi fruibili a contatto con la natura”.