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Sorelle Selassié accusate di stalking nei confronti di Manuel Bortuzzo

Sorelle Selassié stalking Manuel Bortuzzo

Sorelle Selassié accusate di stalking nei confronti di Manuel Bortuzzo: il nuotatore intende denunciarle.

Le sorelle Selassié sono state accusate di stalking nei confronti di Manuel Bortuzzo. Mentre il nuotatore tace, una persona a lui vicino querela le sorelle e si offre come testimone in un eventuale processo.

Sorelle Selassié accusate di stalking a Manuel Bortuzzo

Le sorelle Lulù, Jessica e Clarissa Selassié sono state querelate da Alessandro Rosica, noto come Investigatore social, con l’accusa di minacce. Il motivo? L’esperto di gossip ha svelato che Manuel Bortuzzo è stanco di essere vittima di stalking da parte delle tre finte principesse e potrebbe trascinarle in tribunale.

Le accuse di Alessandro Rosica

A riprova della sua tesi, Rosica ha condiviso una foto che ritrae le sorelle Selassié in Portogallo, dove Manuel è impegnato con una gara. Stando a quanto sostiene Investigatore social, Bortuzzo non sapeva del loro arrivo e se l’è ritrovate nuovamente in mezzo ai piedi. Secondo Alessandro, Lulù non si è ancora rassegnata alla fine della storia con il nuotatore e non fa altro che stalkerizzarlo con l’appoggio delle sorelle. Dopo queste sue dichiarazioni, le tre principesse lo hanno minacciato e insultato. Rosica ha dichiarato:

“Ho già incaricato il mio legale a procedere legalmente contro le sorelle Selassié dopo le minacce e offese ricevute ieri e dove hanno provato ad intimidire una mia collega. Ho solo raccontato i fatti di testimoni oculari. Inoltre sarò testimone contro la querela per stalking che sta per partire da Manuel e dove i conosco i dettagli da qualche mese”.

La replica delle sorelle Selassié

Le sorelle Selassié non hanno incassato in silenzio:

“A seguito della pubblicazione non autorizzata su profili social da parte di terzi di materiale fotografico ritraente la sfera privata delle sottoscritte, nonché di video concernenti affermazioni del tutto prive di fondamento, oltre che diffamatorie e lesive del nostro nome e della nostra immagine, abbiamo conferito mandato ai nostri legali al fine di tutelare i nostri diritti davanti alle autorità competenti nei confronti di chi ha prodotto e favorito la divulgazione senza alcun consenso di quanto sopra al pubblico. Pertanto diffidiamo sin da ora coloro che hanno pubblicato e condiviso o utilizzato il materiale e le distorte informazioni a rimuoverli immediatamente da qualsiasi piattaforma social e canale mediatico onde evitare un ulteriore aggravio di responsabilità a proprio carico”.