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Solidarietà per Marco, il libraio senza casa: la protesta a piazza delle Cure

Protesta a piazza delle Cure per Marco, libraio in difficoltà

Un'assemblea di centinaia di persone chiede l'annullamento della multa a Marco, il libraio senza fissa dimora.

La storia di Marco e la sua libreria nel sottopasso

Marco, un uomo che ha trovato nel sottopasso di piazza delle Cure la sua casa e la sua passione, ha attirato l’attenzione di molti cittadini. Da mesi, infatti, ha allestito una libreria improvvisata, dove i passanti possono donare libri e acquistare volumi a offerta libera. Questa iniziativa ha creato un piccolo angolo di cultura e solidarietà, ma ha anche sollevato polemiche e preoccupazioni tra i residenti della zona.

La multa e le reazioni della comunità

Recentemente, Marco ha ricevuto una multa di 5mila euro per “vendita” priva di autorizzazione, dopo che alcuni cittadini hanno presentato esposti alle autorità. La polizia municipale ha sequestrato circa 150 volumi, interrompendo così un’attività che, seppur informale, ha portato gioia e cultura a molti. La notizia della multa ha scatenato una reazione forte e immediata nella comunità, portando centinaia di persone a unirsi in un’assemblea indetta dall’associazione “Fuori Binario”. Durante l’incontro, i partecipanti hanno espresso la loro solidarietà a Marco, chiedendo l’annullamento della sanzione e la possibilità di continuare la sua attività.

Un dibattito su cultura e legalità

La vicenda di Marco solleva interrogativi importanti riguardo al rapporto tra cultura e legalità. Da un lato, c’è la necessità di rispettare le normative vigenti, dall’altro c’è la questione della libertà di espressione e dell’accesso alla cultura. Molti sostenitori di Marco ritengono che la sua iniziativa non solo arricchisce la comunità, ma rappresenta anche un atto di resistenza contro un sistema che spesso ignora le esigenze delle persone più vulnerabili. La protesta a piazza delle Cure è diventata un simbolo di questa lotta, un richiamo a riflettere su come le città possano essere più inclusive e accoglienti.