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Solidarietà e speranza: il cardinale Lojudice incontra i lavoratori Beko

Il cardinale Lojudice durante l'incontro con i lavoratori Beko

Un incontro significativo tra il cardinale e i lavoratori in difficoltà della Beko a Siena.

Un incontro di speranza e solidarietà

Oggi, il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino, ha accolto nel palazzo arcivescovile una delegazione di 30 lavoratori della Beko, un’azienda che ha annunciato la chiusura del suo stabilimento a Siena entro la fine di dicembre. Questo incontro rappresenta un momento cruciale per i 299 dipendenti che da settimane stanno lottando contro il licenziamento e la chiusura della fabbrica. La presenza dei rappresentanti sindacali ha ulteriormente sottolineato l’importanza della solidarietà in questo difficile frangente.

Un simbolo di resistenza

Durante l’incontro, i lavoratori hanno donato al cardinale una pettorina con la scritta ‘299 motivi per resistere. Beko in lotta’, un chiaro simbolo della loro determinazione e della loro richiesta di giustizia. Lojudice ha indossato la pettorina, dimostrando così il suo sostegno e la sua vicinanza a chi sta affrontando una situazione così complessa. Questo gesto ha rappresentato non solo un atto di solidarietà, ma anche un invito a non arrendersi di fronte alle difficoltà.

Un messaggio di speranza dal Papa

Il cardinale ha anche condiviso un messaggio di speranza, sottolineando che Papa Francesco prega costantemente per i lavoratori in difficoltà. Ha donato a tutti i presenti una riproduzione del crocifisso di Papa Francesco, simbolo di un dialogo continuo e di una comunione profonda con la Chiesa senese. Lojudice ha invitato i lavoratori a partecipare all’apertura del Giubileo dell’arcidiocesi il prossimo 29 dicembre, sottolineando l’importanza di mantenere viva l’attenzione sulla loro situazione.

Un impegno concreto per il futuro

“Non lasceremo soli i lavoratori della Beko”, ha affermato Lojudice, evidenziando l’impegno della Chiesa nel cercare nuove forme di sostegno e attenzione per il loro caso. Questo incontro non è stato solo un gesto simbolico, ma un chiaro segnale di come la comunità possa unirsi per affrontare le sfide. La speranza è che il Giubileo della speranza possa rappresentare un nuovo inizio, un impulso per cambiare rotta e difendere i posti di lavoro di queste persone che sono parte integrante della comunità senese.