Argomenti trattati
Un gesto di coraggio e solidarietà
Nel pomeriggio di ieri, una piazza gremita ha accolto Lorenza Roiati, proprietaria del panificio “L’assalto ai forni” di Ascoli Piceno. L’imprenditrice è diventata il simbolo di una lotta contro l’intimidazione dopo che la polizia locale ha effettuato verifiche sul suo negozio in seguito all’esposizione di un lenzuolo con la scritta “25 Aprile buono come il pane bello come l’antifascismo”.
Questo gesto ha suscitato una forte reazione da parte della comunità, che ha risposto con un abbraccio solidale.
La risposta della comunità
Lorenza ha espresso la sua gratitudine per il supporto ricevuto, sottolineando come molte persone siano venute anche da lontano per dimostrare la loro vicinanza. “Grazie, siete venuti anche da lontano mentre da vicino non è arrivato nessuno, e non è scontato”, ha dichiarato alla folla. La sua storia ha rapidamente fatto il giro dei social media, evidenziando l’importanza della libertà di espressione e della resistenza contro ogni forma di intimidazione.
Un atto di intimidazione?
La polizia locale ha giustificato la propria azione affermando di aver agito in modo professionale, ma Lorenza ha descritto l’atteggiamento degli agenti come “assolutamente intimidatorio”. “Mi hanno chiesto se mi assumevo la paternità di uno striscione sul mio palazzo, il palazzo di casa mia”, ha raccontato, evidenziando come questo comportamento fosse inaccettabile. La sua reazione è stata quella di documentare l’accaduto, utilizzando i social per raccontare la sua esperienza e mobilitare la comunità.
Un messaggio di resistenza
Il sostegno a Lorenza non si è fatto attendere. L’eurodeputato Matteo Ricci ha invitato i cittadini a unirsi a lui per “comprare il pane antifascista”, creando un evento che ha richiamato decine di persone in piazza Arrigo, 26. La manifestazione è stata caratterizzata da abbracci, mazzi di fiori e il canto di “Bella ciao”, un inno di resistenza che ha risuonato forte e chiaro. Questo evento ha dimostrato che la comunità è pronta a difendere i propri valori e a opporsi a qualsiasi forma di repressione.