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Soldati del cielo, ecco i paracadutisti e le paracadutiste Nato

Milano, 22 gen. (askanews) – I paracadutisti sono una forza unica ed essenziale all’interno della struttura militare della NATO. In quanto unità dinamiche e versatili ad alta prontezza: rigorosi processi di addestramento, resilienza fisica e mentale, lavoro e spirito di squadra sono alcuni degli elementi essenziali. Oltre a loro stessi, veri uomini. E vere donne:

“Onestamente ero molto emozionata quando sono arrivata qui. Ovviamente avevo dei dubbi che non sarei riuscita a farcela, ma una volta arrivata qui ti dicono cosa aspettarti. In generale dal momento in cui entri dalla porta, ti preparano fisicamente e mentalmente, per essere in grado di saltare dall’aereo”, afferma la paracadutista Annabelle Fox, Airborne School Graduate, US Army.

Lavorano insieme, senza soluzione di continuità, superando barriere nazionali e linguistiche in varie operazioni ed esercitazioni della NATO. E tra loro c’è anche l’eccellenza italiana:

“Noi, come Brigata Paracadutisti Folgore – dichiara in queste riprese rilasciate dalla Alleanza Atlantica Simone Fabbri, XX Compagnia Paracadutisti Puma – nasciamo per operare behind enemy lines, quindi operare alle spalle del ‘nemico’ e raggiungere quegli obiettivi che necessariamente tutti gli altri non possono raggiungere. Il lancio è un mezzo per raggiungere la zona di operazione, ma il vero paracadutista si riconosce a terra, perché opera in situazioni di estrema difficoltà, tagliato fuori dalle linee di comunicazione e di rifornimento amiche, completamente isolato. E questo environment lo contraddistingue, perché lo pone di fronte a difficoltà che sono uniche e soltanto con la caparbietà e lo spirito d’animo dei paracadutisti si riesce ad assolvere questo tipo di missioni. È importante che la NATO abbia una forza avio lanciabile preparata e all’altezza di tutte le aspettative, perché noi non possiamo mai sapere quali sono le sfide che ci attendono”.