Roma, 10 apr (Adnkronos) – Un "pacchetto" di proposte che mirano a "rafforzare le tutele, con visione e responsabilità, per affrontare tutte le implicazioni legate" all'uso dei social e dell'Intelligenza artificiale. Sono le tre proposte di legge presentate dal Pd per utilizzare al meglio "tutte le potenzialità di questi strumenti", come ha spiegato la capogruppo dem alla Camera Chiara Braga. Le Pdl sono firmate da Anna Ascani, Marianna Madia e Piero De Luca, ognuna con un ambito specifico.
"Tutti noi consideriamo l'Intelligenza artificiale una grande opportunità, ma ci deve essere contezza dei rischi. L'anno scorso c'è già stato un impatto molto forte sulla capacità degli elettori di leggere le situazioni, basti pensare al messaggio di Musk con un vocale falso di Kamala Harris. Servono regole per non falsare le competizioni elettorali", ha spiegato la Ascani.
"Le regole europee già ci sono, deve essere chiaro se c'è un prodotto dell'Ia. Nessuno vuole fare il censore, vogliamo siano salve la satira e l'informazione sana ma anche proteggere il diritti degli elettori a tutelare la loro coscienza", ha aggiunto la vice presidente della Camera. Più specifica la Pdl Madia, che è anche l'unica bipartisan perchè sottoscritta da tutti i gruppi parlamentari e depositata in copia al Senato per iniziativa della senatrice di Fdi Lavinia Menunni.
(Adnkronos) – "Le iniziative per ridurre l'esposizioni ai rischi di bambini e adolescenti sono già presenti in tutto il mondo, le evidenze scientifiche sull'impatto dei social sui bambini sono chiare -ha sottolineato la ex ministra-. Forse una Pdl non basta per una piaga della nostra società che sta facendo del male ai ragazzi, ma un legge è necessaria anche per un effetto segnaletico, come fu per la legge Sirchia sul fumo".
La legge Madia, tra le altre cose, fissa a 15 anni l'età minima per stare sui social. "Internet ha una grande potenzialità, ma senza regole anche le prime auto erano pericolose. Ci sono effetti gravissimi, dal bullismo a vari tipi di deficit, sedentarietà, obesità. Questa Pdl è un pezzetto di un mosaico per una azione congiunta, perché i genitori da soli non ce la fanno e da soli i ragazzi non ce la fanno".
La proposta De Luca, invece, si concentra soprattutto sulla questione dell'anonimato digitale. "La rete non è da demonizzare, ormai è parte integrante della nostra vita quotidiana. Ma è doveroso porre un argine su alcuni rischi legati alla diffusione dei contenuti illegali, di violenza, odio, diffamazione, hate speech, disinformazione -ha spiegato il deputato dem-. Serve un bilanciamento tra la libertà di espressione e il diritto a tutelare le persone e la libertà. L'anonimato online è un elemento critico, per questo l'obbligo dei gestori di acquisire l'identità digitale, la rimozione dei contenuti illegali, la promozione nelle scuole dell'educazione digitale e la nascita di un Osservatorio nazionale sulla rete".